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L’Enea promuove l’Italia: entro il 2030 centrerà gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento


L’Italia è avviata a centrare gli obiettivi al 2030 di riduzione delle emissioni dei principali inquinanti atmosferici, con benefici in termini di salute (-50% di decessi rispetto al 2010) ed economici (33 miliardi di euro risparmiati rispetto allo stesso anno)”. Così l’Enea ha scritto in una nota di accompagnamento alla ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Atmosphere.


Buone notizie, dunque, per il nostro Paese, se le misure introdotte dal Ministero della Transazione Ecologica non verranno alterate in negativo, nel 2030 raggiungeremo gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento.


Quali sono gli obiettivi dell’Italia per la riduzione dell’inquinamento


Stabiliti in precedenza dall’Unione europea gli obiettivi specifici sono: biossido di zolfo (-80% contro un target Ue del 71%), ossidi di azoto (-70%, target Ue 65%), PM2.5 (-42%, target Ue 40%), Composti Organici Volatili Non Metanici (-50% target Ue 46%) e ammoniaca (-17% target Ue 16%).


Per raggiungere questi obiettivi, il nostro Paese dovrà agire su più fronti, con un mix di interventi che comprendono la decarbonizzazione della produzione di energia, l’efficienza energetica nel residenziale, la diffusione della mobilità elettrica e l’adozione di nuove pratiche agricole per la riduzione delle emissioni di azoto”, spiega Ilaria D’Elia, ricercatrice del laboratorio Enea Inquinamento Atmosferico e co-autrice dello studio. “Ma questi sono solo alcuni esempi di misure da adottare per l’abbattimento degli inquinanti atmosferici. Sarà importante che le numerose azioni da intraprendere siano di tipo strutturale e non saltuario e che diano luogo a una vera programmazione integrata e sinergica tra politiche legate al clima, all’energia e all’inquinamento atmosferico”. Conclude D’Elia.


Quali sono i benefici per la salute


Migliorare la qualità dell’aria riducendone la presenza di particelle inquinanti porterà ad ottimi benefici per la nostra salute e per l’ambiente. Si prospetta una riduzione delle malattie correlate all’inquinamento atmosferico e insieme a queste si ridurranno i decessi. In particolare, la mortalità legata alle concentrazioni di biossido di azoto si ridurrà del 93% rispetto al 2010 (793 casi stimati rispetto agli 11.769 registrati nel 2010), i decessi legati alla presenza di PM2.5 scenderebbero del 41% (passando dai 58.867 casi del 2010 ai 34.666 previsti), infine le morti legate all’ozono si ridurrebbero del 36% (1.725 casi rispetto ai 2.692 del 2010).


Quali sono i benefici per l’economia


Anche l’economia beneficerà di questi cambiamenti. Come riportato dall’Enea l’economia italiana risparmierà 33 miliardi di euro, pari al 2% del PIL 2010, anno di riferimento della ricerca.


Belle notizie per l’Italia, se dovessero essere raggiunti gli obiettivi prefissati ne beneficeremo tutti e tutte in termini di salute ed economici.


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Foto: Àlex Rodriguez Michele Bitetto