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Addio a Papa Francesco: il Pontefice si è spento all’età di 88 anni

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Pubblicato il 21/04/2025
Di Team Digital
Addio a Papa Francesco il Pontefice si  spento allet di 88 anni


Il mondo cristiano – e non solo – piange la morte di Papa Francesco, ultimo vicario di Cristo e guida della Santa Chiesa. il Santo Padre, ha vissuto un ultimo periodo complesso per quanto riguarda il suo stato di salute, tant’è che dal 29 marzo 2023 Papa Bergoglio ha iniziato a soffrire di problemi respiratori, ovvero da quanto fu ricoverato all’ospedale Gemelli a causa di una “polmonite acuta e forte nella parte bassa dei polmoni”.


Il Pontefice si è spento questa mattina alle 7:35, come ha comunicato il cardinale Farrel nel suo annuncio: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa.”

Nato il 17 dicembre del 1936 a Flores – quartiere di Buenos Aires, in  Argentina – Jorge Mario Bergoglio il 13 marzo del 2013 diventa il 266° papa della Chiesa cattolica oltre che vescovo di Roma: insediatosi poco dopo, ovvero il 19 marzo del 2013 – Bergoglio, sarà il primo papa di americano della storia, nonché il primo papa a provenire dall’ordine dei Gesuiti.



Jorge Mario Bergoglio, la sua vita prima di diventare Papa


Primo di cinque figli, Bergoglio proveniva da una famiglia di origini piemontesi e liguri: il papà, Mario Bergoglio, è stato un funzionario delle ferrovie che lasciò l’Italia nel 1928.
La sua storia, dirà che è stato un perito chimico che ha lavorato in fabbrica, mentre quand’era molto giovane – all’età di 21 anni – soffrì per una grave forma di polmonite, curata con l’asportazione della parte superiore del polmone destro.
Un anno dopo – è il 1958, all’età di 22 anni – Bergoglio entra in seminario: cinque anni più tardi, tornato a Buenos Aires, conseguirà la laurea in filosofia.
Nel 1992 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo ausiliare di Buenos Aires, nel 1997 verrà nominato arcivescovo coadiutore di Buenos Aires mentre nel 2001 diverrà cardinale.
Nomina dopo nomina, Bergoglio, non ha mai ostentato quello stile molto criticato alla Chiesa: ha mantenuto uno stile di vita semplice, spostandosi con mezzi pubblici mentre viveva in un comune appartamento privo di chissà quale confort.
Il suo essere gesuita, la sua storia e la sua vita, lo avevano reso il candidato ideale, in un mondo destinato a cambiare, proprio mentre la cristianità attraversava una delle sue fasi più delicate e critiche: l’annuncio di un papa dimissionario – quello di Benedetto XVI – aprì nella Chiesa dibattiti e interrogativi su quale sarebbe dovuta essere la Chiesa del futuro.


Jorge Mario Bergoglio: gli anni da papa


La risposta fu appunto nel conclave che porta all’elezione di Papa Francesco, uomo e vicario di Cristo che ha lavorato sul cambiamento di una istituzione antica, che nel cambiamento ha sempre più percepito un ostacolo invece di una crescita.  
Va da sé che se è vero che nella Chiesa, tanto più si cresce, tanto più si è servi dei poveri, allora è vero che l’approccio di Papa Francesco va ricordato per posizioni molto più moderne, ma che – per forza di cose – non si potevano mai discostare dal dogma.
Pubblicamente non si è mai discostato dalla sua linea di sempre, quella della semplicità, quella di una chiesa dei poveri, per i poveri e con i poveri. Al centro del suo pontificato ci sono stati dunque gli emarginati, i lavoratori, i poveri e la disuguaglianza economica – ma anche, e in un modo significativo – il clima, l’ambiente e la cura del nostro pianeta: temi, questi, oggetto della sua Enciclica “Laudato sì” del 2018, Enciclica che ha toccato il tema dell’ecologia e della cura della casa comune dell’umanità, ovvero la Terra.
Non si possono definire rivoluzionarie le posizioni sulle questioni dei diritti civili e sulle coppie omosessuali: no, non c’è stata alcuna rivoluzione, tanto più rispetto ad una visione dogmatica che non prevede cedimenti. Ma resta impressa la sua frase, in tema: “Dio ama tutti i suoi figli così come sono”.
Tra le ultime apparizioni in TV, c’è la recente intervista “Che tempo che fa” in cui Papa Francesco ha affrontato temi di politica internazionale, come ad esempio le controverse dichiarazioni del Presidente Donald Trump in merito ai migranti, e il video registrato per il Festival di Sanremo. In quest’ultima occasione il pontefice ha parlato della musica come strumento di pace. Ecco le sue parole: 
“La musica è bellezza, la musica è strumento di pace. È una lingua che tutti i popoli, in diversi modi, parlano e raggiunge il cuore di tutti. La musica può aiutare la convivenza dei popoli”


I viaggi di Papa Francesco


Seguendo le orme di Papa Giovanni Paolo II, Francesco in tutti questi anni ha viaggiato in tutto il mondo. Il primo viaggio – proprio nel 2013 – in Brasile. Viaggerà ogni anno da un capo all’altro del mondo, eccezion fatta per il 2020, anno che segnò tutti a causa del Covid: fu proprio in quella circostanza, che fu scattata un delle fotografie più evocative di Papa Francesco, ovvero quando pregò, in totale solitudine, in una Piazza San Pietro totalmente deserta.



L’eredità di Francesco


Papa Francesco lascia un’eredità complessa da gestire, soprattutto per la Chiesa. La sua idea, era quella di una Chiesa povera tra i poveri, serva tra gli emarginati. Una Chiesa che, stando ai più, è apparsa per ciò che sarebbe sempre dovuta essere. Difficile pensare al futuro facendo un passo indietro. Bergoglio ha tracciato una via nota alla cristianità, ovvero la via di chi deve decidere da che parte stare nella vita. Una vita che attende di essere nuovamente percorsa, con apertura, perdono, preghiera e carità.




Immagine di copertina: LaPresse  


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