Sono passati esattamente vent’anni da quel terribile 11 settembre 2001, quando poco prima delle 9 del mattino due aerei di linea furono dirottati andandosi a schiantare contro le Torri Gemelle, i due grattacieli che svettavano a oltre 400 metri nello skyline dell’isola di Manhattan.
Gli Stati Uniti stavano vivendo il primo attacco terroristico sul loro suolo dai tempi di Pearl Harbour e l’attentato cambiò per sempre non solo l’America, ma il mondo intero: un trauma che si è ripercosso sugli equilibri globali e che ha provocato lo scoppio della guerra più lunga mai combattuta dagli Stati Uniti.
Subito dopo quei terribili momenti, circa 4.500 residenti della zona (che all’epoca ne contava circa 23.000) decisero di abbandonare l’area, ma col tempo restare a vivere e a lavorare a New York fu considerato quasi un gesto di patriottismo e di resilienza. Alla fine del 2020 la popolazione nell’area di Manhattan è quasi raddoppiata e la ricostruzione di tutta l’area attorno al World Trade Center ha spinto una riqualificazione di altri quartieri limitrofi.
Nel 2006 fu completato il primo grattacielo a uso commerciale, il 7 World Trade Center, e alcuni anni dopo, nel 2011, per il decimo anniversario dagli attentati alle Torri Gemelle, fu inaugurato il Memoriale dell’11 settembre.
Nel 2014 fu innalzato l’edificio più alto degli Stati Uniti, il One World Trade Center, alto 541 metri, ovvero 1776 piedi in unità di misura americana: un modo per onorare l’anno in cui fu firmata la Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti.
Ma i lavori per la riqualificazione dell’isola di Manhattan non sono terminati: è in progetto anche la realizzazione di due nuovi grattacieli, che andranno a completare la zona occupata dall’Oculus inaugurato nel 2016 e della chiesa greca ortodossa distrutta durante gli attentati.
Per seguire l’evoluzione dei lavori in corso nell’area di Manhattan c’è anche un profilo Instagram ufficiale del World Trade Center, che segue le attività in zona catturando i momenti di vita di ogni giorno e dando aggiornamenti sulla Grande Mela.
Foto: LaPresse