“Per quanto ero messa male consideravo già un miracolo arrivarci a Tokyo. Ma volevo arrivarci. E poi avevo anche avuto l’onore di essere nominata porta bandiera per la nostra Nazionale. Allora dovevo arrivarci a tutti i costi”. Bebe Vio ha pubblicato un bellissimo post su Instagram nel quale racconta le due incredibili vittorie ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 – oro nel fioretto individuale, argento in quello a squadre insieme a Loredana Triglia e Andreaa Mogos – e ringrazia tutte le persone che le hanno dato supporto e che hanno reso possibile questo risultato.
Bebe Vio ha anche spiegato più nel dettaglio quanto anticipato alla stampa giorni fa in merito all’ultimo infortunio che le ha causato un’infezione da stafilococco aureo. “Ero messa proprio male e quando mi hanno detto ‘se l’infezione è arrivata all’osso dobbiamo amputare l’arto’ mi è crollato il mondo addosso” – continua Bebe Vio – “Basta amputazioni! Non mi è rimasto più molto da tagliare”.
L’atleta ha spiegato di essere uscita dall’ospedale quando mancavano solo 119 giorni alle Paralimpiadi. Le avevano detto che non ce l’avrebbe fatta, invece è tornata a casa da Tokyo con due medaglie al collo. Bebe ha concluso con un sentito ringraziamento alla sua famiglia: “Ringrazio la mia famiglia. La mia forza. Il mio tutto. Ogni volta un casino diverso, ma ne usciamo sempre più forti. Senza di voi non ce l’avrei mai fatta”.
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