“Come state? Mi sa che siete messi peggio di me. Io sono pronto a tornare ad allenarmi!”, con queste parole Christian Eriksen ha detto ai suoi compagni di squadra di stare bene e che le sue condizioni sono molto migliorate.
Il giocatore danese è stato colpito da un arresto cardiaco questo sabato al minuto 43 della partita Danimarca-Finlandia di Euro 2020. I medici al momento non sono ancora riusciti a stabilire le cause dell’incidente. Intervistato dal Corriere, Antonio Giuseppe Rebuzzi, professore di cardiologia al Policlinico Gemelli di Roma, ha spiegato che è molto difficile fare ora delle previsioni ma va messa in conto la possibilità che Eriksen, attualmente ricoverato per ulteriori accertamenti, debba dire addio all’attività agonistica. “Dopo un evento così grave, è difficile immaginare che possa tornare allo sport agonistico, ma non è nemmeno escluso” – ha detto Rebuzzi – “Ancora non è chiaro quale sia stata la causa dell’arresto cardiaco, di solito è da ricercare in patologie congenite difficili da diagnosticare come un’alterazione delle coronarie, una displasia aritmogena o la sindrome di Brugada. Serviranno esami approfonditi e solo dopo un’attenta diagnosi si potrà decidere”.
Anche Sanjay Sharma, professore di cardiologia sportiva alla St George’s University di Londra, ha dichiarato che i medici saranno probabilmente “molto severi” nel valutare l’ipotesi di un ritorno in campo. “Chiaramente qualcosa è andato terribilmente storto” – ha commentato – “Ma sono riusciti a riportarlo indietro, la domanda è cosa è successo? E perché è successo? Questo ragazzo ha avuto test normali fino al 2019, quindi come si spiega questo arresto cardiaco? La cosa che gli ha salvato la vita è stata un’assistenza medica molto urgente e rapida”.
Foto: LaPresse