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Dopo la vittoria, Camille Vasquez difenderà Johnny Depp in un altro processo


Johnny & Camilla: Vol 2“. Forse non sarebbe questo il titolo migliore per un film, i cui protagonisti potrebbero essere (non a caso) Johnny Depp e Camille Vasquez, ma quanto meno rende l’idea.
In ogni storia, c’è qualcosa di eroico che va raccontato, e sebbene di eroico non ci sia nulla nel processo che ha visto contrapposti Johnny Depp e Amber Heard, va pur detto che un posto particolare nel cuore dei sostenitore di Depp, è tutto per uno degli avvocati del suo team legale: Camille Vasquez.
Stando alle ultime notizie, Depp dovrà rispondere di un’accusa di aggressione, avvenuta nel 2017, ai danni del location manager Greg “Rocky” Brooks sul set di “City of Lies“.



La sinossi del film: Russell Poole è un ex-detective che ha dedicato la sua vita ad un caso mai risolto, gli omicidi , avvenuti a fine anni Novanta, delle due star del rap Tupac Shakur e The Notorious B.I.G.. Vent’anni dopo riceve la visita di Jackson, un reporter dell’ABC che a sua volta legò a quel caso il suo unico momento di notorietà e oggi vede smantellate le teorie esposte nel documentario che gli valse un Emmy Award. I due si immergono insieme in una nuova indagine decisi a smascherare il coinvolgimento della corrotta polizia di Los Angeles.


I fatti si sarebbero svolti il 13 aprile del 2017: Depp avrebbe preso a pugni Brooks sul torace e gli avrebbe offerto (per questo) 100.000 dollari perché lui non gli facesse causa. Ma Brooks non avrebbe accettato l’ipotesi di non far causa all’attore, e per questo sarebbe stato licenziato.
La difesa però – fanno già sapere – ha un asso nella manica, ovvero un testimone oculare: Emma Danoff, supervisore della sceneggiatura.
La Danoff ha già rilasciato una dichiarazione giurata, in cui avrebbe detto che Depp sarebbe andato in soccorso ad una donna di colore e senza fissa dimora. Brooks l’avrebbe insultata ricoprendola di irripetibili parole razziste. Fu in quel momento che Depp si alzò per prendere la difesa della donna.


“Si è immediatamente alzato dal nostro posto condiviso sul bordo di una panchina e si è avvicinato a Brooks per difendere la donna”, ha detto Danoff. ‘Non puoi parlarle in quel modo. Pensi che sia qualcosa di meno di te? Chi ti credi di essere? Come osi?’ gli ha detto”


A detta della testimone, non solo non c’è stata alcuna aggressione fisica di Depp ai danni di Brooks, ma non ci sarebbe mai stata alcuna offerta da 100.000 dollari per il silenzio di Brooks. Per questo ci sarebbero 40 foto che lo dimostrerebbero.


Immagine di copertina: LaPresse