Diverse città italiane erano candidate per diventare la Capitale italiana della Cultura 2025; Agrigento, Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca e Spoleto. Ed è la prima della lista, Agrigento, ad essere stata nominata dal ministro della Cultura Gennaro Sangiugliano come Capitale italiana della Cultura 2025.
Dopo Mantova nel 2016, Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018 e Parma nel 2020, oggi è la bellissima città siciliana, famosa per le tante attrazioni culturali – dalla Valle dei Templi alla Scalinata dei Turchi – e luogo natale di Pirandello, Sciascia e Camilleri, a vincere l’ambito titolo.
Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025
“La ricchezza di articolazioni di luoghi ce l’abbiamo solo noi e ci viene dalla nostra storia: l’Italia è un super-potenza culturale, in questo la storia ci ha baciato, dandoci un unicum di diverse civiltà che si sono sedimentati sul nostro territorio”. Così il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha dichiarato durante la cerimonia presso Sala Spadolini del MiC per la proclamazione della Capitale italiana della cultura 2025.
“L’Italia ha due grandi pilastri su cui fondare la propria crescita: da una parte il genio italico dell’impresa, dall’altra la cultura dei nostri territori. Venezia, Firenze, la mia Napoli, ovviamente Roma, Milano, ma è nelle città più piccole che troviamo l’autenticità profonda dell’essere italiani. Gli italiani di oggi sono all’altezza della grande storia che è stata tramandata loro? Io auspico di sì”. Ha continuato il ministro.
“Dall’anno prossimo, accanto alla capitale del Libro e alla capitale della Cultura, avremo la capitale dell’arte contemporanea. Si nominerà ogni anno, faremo una triade”. Ha concluso Sangiugliano.
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