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Equinozio d’autunno 2024: quando cade, il significato e perché non è sempre il 21 settembre


L’equinozio d’autunno del 2024 cade il 22 settembre alle ore 14:44 UTC (16:44 ora italiana). Questo momento segna ufficialmente la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno nell’emisfero settentrionale. Ma cosa significa davvero l’equinozio e quali curiosità si nascondono dietro questo fenomeno astronomico?


Che cos’è l’equinozio d’autunno?


La parola “equinozio” deriva dal latino aequinoctium, che significa “notte uguale”. Durante l’equinozio, il giorno e la notte hanno quasi la stessa durata in tutto il mondo: 12 ore di luce e 12 ore di buio. Questo accade perché il Sole si trova esattamente sopra l’equatore, e la sua luce colpisce la Terra in modo uniforme.


L’equinozio d’autunno rappresenta il momento in cui il Sole passa dall’emisfero settentrionale a quello meridionale, segnando un progressivo accorciamento delle giornate e il raffreddamento del clima, preparando così la natura e l’ambiente al riposo invernale.


Perché l’equinozio d’autunno non cade sempre il 21 settembre?


L’equinozio d’autunno non cade sempre il 21 settembre, come molti credono, e ciò dipende dal modo in cui la Terra orbita attorno al Sole e da come il nostro calendario è strutturato.


Il motivo principale di questa variazione è che l’anno solare, ossia il tempo che la Terra impiega per fare un giro completo attorno al Sole, non è esattamente di 365 giorni, ma di circa 365 giorni e 6 ore. Questo significa che ogni anno il momento esatto dell’equinozio slitta di circa 6 ore in avanti rispetto all’anno precedente.


Per tenere conto di questo slittamento, ogni quattro anni viene aggiunto un giorno al calendario, creando quello che conosciamo come anno bisestile (29 febbraio). Nonostante questo aggiustamento, l’equinozio d’autunno può cadere tra il 21 e il 24 settembre, a seconda del ciclo orbitale della Terra e della correzione del giorno bisestile.


In sostanza, l’equinozio non cade sempre lo stesso giorno perché il nostro calendario gregoriano, basato su anni di 365 o 366 giorni, non corrisponde perfettamente alla durata reale di un anno solare, che è leggermente più lungo.


Il significato culturale e spirituale


Per molte culture, l’equinozio d’autunno non è solo un fenomeno astronomico, ma anche un momento di profonda riflessione e celebrazione. Antiche civiltà come i Celti e i Maya consideravano questo evento una fase di transizione e rinnovamento.


In molte tradizioni spirituali, l’equinozio è visto come un tempo per bilanciare gli opposti: luce e oscurità, esterno e interno, estate e inverno. È anche un periodo in cui si riflette sul raccolto dell’anno, non solo in senso letterale, ma anche metaforico, valutando i frutti del lavoro e della crescita personale.


In Giappone, durante l’equinozio d’autunno, si celebra Higan, una festa buddista in cui le persone si recano nei cimiteri per onorare i propri antenati. In altre parti del mondo, come nel Regno Unito e negli Stati Uniti, questa data è associata al Harvest Festival, una celebrazione del raccolto e della generosità della terra.


Curiosità sull’equinozio d’autunno


  1. Equinozio e Stonehenge
    Stonehenge, il celebre monumento megalitico nel Regno Unito, è allineato con il Sole durante l’equinozio, rendendolo un luogo di grande importanza per le antiche popolazioni che vivevano in sintonia con i cicli naturali.
  2. Aurora boreale
    L’equinozio d’autunno è uno dei periodi migliori per osservare l’aurora boreale. Durante questa stagione, l’attività geomagnetica tende ad aumentare, rendendo più probabile questo spettacolo luminoso nelle regioni vicine al Polo Nord.
  3. Effetti sulle piante e sugli animali
    L’arrivo dell’autunno porta con sé un cambiamento nei comportamenti della fauna e nella flora. Gli animali cominciano a prepararsi per l’inverno, accumulando riserve di cibo o migrando verso climi più miti. Anche le piante entrano in una fase di transizione, con le foglie che cambiano colore e cadono, creando gli spettacolari paesaggi autunnali.
  4. Mabon: la festa pagana
    Nell’antica tradizione celtica e neopagana, l’equinozio d’autunno è conosciuto come Mabon, una celebrazione del secondo raccolto. Durante questa festa, si ringraziano gli dèi per i frutti della terra e si riflette sull’equilibrio tra luce e buio, in una sorta di “Ringraziamento” pagano.


Cosa simboleggia l’autunno?


L’autunno è tradizionalmente visto come una stagione di transizione e riflessione. È un momento in cui la natura rallenta e si prepara per il riposo invernale, e questo processo si riflette anche nella vita umana. L’autunno invita alla contemplazione, all’introspezione, e alla chiusura dei cicli iniziati in primavera e maturati in estate.


La trasformazione delle foglie, i tramonti anticipati e l’aria fresca fanno da cornice a una stagione che, per molti, rappresenta una pausa rigenerativa prima del rigido inverno.


L’equinozio d’autunno del 2024 non è solo un evento astronomico, ma un invito a connettersi con i ritmi della natura. Che si tratti di celebrare tradizioni antiche, riflettere sui propri raccolti personali o semplicemente apprezzare la bellezza dei cambiamenti stagionali, questo momento dell’anno ci ricorda l’importanza dell’equilibrio e della ciclicità della vita.


Foto di Nik su Unsplash