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“Fase 2” dell’epidemia: come si mangerà al ristorante?

Ricominciare piano piano alla vita di prima, ad uscire, rivedersi con i propri cari è un desiderio condiviso. Ma anche una cosa più semplice, come andare a cena al ristornate, non lo è stato più a causa del Coronavirus. Come si può quindi ripartire in tutta sicurezza, ance tornando a frequentare ristornati? Gli Chef della Federcuochi si sono attivati a tal proposito inserendo una serie di nuove regole, necessarie e fondamentali per entrare nella “Fase 2” in tutta sicurezza.


Uscire dal lockdown significa anche tornare a frequentare tutti quei posti che sono stati chiusi a causa dell’emergenza. E se per i cinema si è pensato di tornare alla formula dei “drive-in“, e a bordo degli arei si stanno pensando a delle soluzioni per far volare i passeggeri a distanza di sicurezza, anche la ristorazione punta ad una ripartenza in vista del prossimo 4 maggio.


Takeway, ristobond, incentivazione della ristorazione all’aperto con sospensione della tassa OSP e la concessione di maggiori spazi ai locali per “l’occupazione di suolo pubblico”. Sono questi i primi passi richiesti per iniziare la riapertura dei servizi, oltre al rispetto di alcune regole fondamentali come il distanziamento sociale e l’introduzione di un piano di sanificazione programmata. Quindi, disinfettanti all’ingresso di tutti i ristoranti, obbligo di mascherine FFP1 per tutto il personale, strutture in plexiglass poste sui tavoli, materiali riciclabili per tutelare l’integrità dei piatti che escono dalla cucina e custodie biodegradabili per tovaglioli e pane.





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