Una settimana fa, durante la Milano Fashion Week, la scelta di far sfilare i suoi modelli senza musica, in segno di rispetto verso le persone che stanno soffrendo in Ucraina per la guerra.
Adesso, Giorgio Armani scende in prima fila con un aiuto concreto: il Gruppo Armani ha infatti annunciato “la propria adesione all’iniziativa di solidarietà finalizzata alla raccolta fondi dell’UNHCR – Organizzazione delle Nazioni Unite per i Rifugiati – per l’assistenza e la protezione delle persone costrette a fuggire a causa del conflitto in atto in Ucraina.”
Il quartier generale dello stilista lo ha fatto con una donazione di 500 mila euro, ma anche attraverso “una donazione di capi di prima necessità destinati ai profughi, che verranno distribuiti con la Comunità di Sant’Egidio, già presente e attiva nelle zone di confine. I dipendenti avranno la possibilità di dare il proprio personale contributo partecipando alle fasi di preparazione delle spedizioni.”
Armani non è il solo, nel campo della moda, a essersi attivato per dare un aiuto alla popolazione colpita dalla guerra: nei giorni scorsi anche Donatella Versace, Renzo Rosso e il gruppo OTB avevano fatto una donazione a favore dei rifugiati; Chanel ha devoluto 2 milioni di euro all’Agenzia e all’organizzazione Car, mentre Louis Vuitton ha donato un milione di euro all’Unicef. Ma ci sono anche Trussardi ed Etro, attraverso Camera Nazionale della Moda Italiana, e gli aiuti di Dolce e Gabbana, Missoni, Brioni e Loewe. Valentino ha stanziato mezzo milione di euro “salvare vite, proteggere i diritti e costruire un futuro migliore per i rifugiati, le persone senza uno stato e le comunità vulnerabili”.
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