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Green pass, mascherine e dad: cosa cambia da questa settimana


Questa settimana sarà una delle più importanti e segnerà un ulteriore passo verso la normalità. Da oggi a venerdì cambieranno alcune restrizioni che, se la curva dei contagi continuerà a scendere, ci porteranno ancora più vicini alla fine dello stato di emergenza.


Da oggi il green pass diventa illimitato per chi ha ricevuto la terza dose di vaccino o per chi è guarito dopo aver fatto le prime due dosi. Per chi invece ha contratto il covid e in seguito ha fatto le due dosi, la certificazione verde durerà sei mesi e sarà necessario completare il ciclo vaccinale con il booster.


Come già annunciato, da venerdì riapriranno le discoteche, che richiederanno il super green pass all’entrata, e non sarà più obbligatorio indossare la mascherina all’aperto in zona bianca. “In una settimana i casi sono scesi del 30 per cento” – ha detto il ministro Speranza a Sky Tg 24 – “Stiamo riuscendo a piegare la curva senza restrizioni invasive per la vita delle persone. Di sicuro si sta aprendo una fase nuova, ma i numeri sono ancora alti, serve cautela. Le mascherine saranno ancora le nostre compagne di viaggio, in caso di assembramenti…


Le più grandi novità, però, riguardano la scuola. Per gli alunni vaccinati non sarà prevista più la didattica a distanza. ”La scuola in presenza è un valore da tutelare”— spiega Speranza  —“Perciò dico che gli studenti vaccinati, nella fascia 12-18 anni, fascia in cui il tasso di vaccinazione è intorno all’80 per cento, non andranno più in Dad”.


Nella scuola secondaria la Dad sarà prevista solo per i non vaccinati a partire dal secondo caso di contagio in classe. Sarà anche dimezzata la quarantena, che passa da 10 a 5 giorni. Per le scuole dell’infanzia cambia il numero di bambini per cui scatta la quarantena, che passa ora da 1 a 5.


Come spiega il Corriere, sono calcoli e indicazioni non così semplici da seguire. Pare gli istituti scolastici siano bombardati da telefonate dei genitori che chiedono chiarimenti. Molti presidi al momento preferiscono non riammettere subito gli studenti e aspettare la revoca ufficiale della quarantena da parte delle Asl. Serviranno sicuramente altri chiarimenti da parte del ministero della Salute e del tempo per imparare ad usare a dovere le nuove norme.


Foto: LaPresse