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Green Pass obbligatorio al lavoro: cosa cambia da venerdì

Da venerdì 15 ottobre il green pass sarà obbligatorio per tutti i dipendenti italiani. Come spiega il Corriere, la certificazione verde sarà necessaria per i lavoratori pubblici, privati, autonomi e somministrati. Ne sono esenti coloro che esibiranno un certificato medico che attesta che non possono essere vaccinati.

Chi dichiara di non avere il green pass non potrà recarsi al lavoro e non percepirà lo stipendio perché la sua verrà considerata un’assenza ingiustificata. Se invece ci si presenta in azienda senza certificazione si rischia una sanzione amministrativa che può andare da 600 a 1.500 euro. Alcuni esperti di diritto sostengono che, nei casi più gravi, il dipendente può anche essere licenziato.

Per i datori di lavoro che non eseguono i controlli le multe posso variare dai 400 ai 1.000 euro. Gli imprenditori dovranno individuare un incaricato che sarà responsabile dei controlli utilizzando l’App “VerificaC19”. In nessun caso sarà possibile raccogliere i dati dell’intestatario al fine di tutelare la sua privacy e non far conoscere come ha ottenuto il green pass, ovvero se tramite vaccino, tampone o se è guarito dal Covid.

Secondo quanto si legge nel decreto 127 del 21 settembre è possibile fare controlli a campione. Gli esperti però sostengono che il metodo più tutelante per il datore di lavoro, che dovrà rispondere nel caso si creino focolai, sarà quello del controllo giornaliero di tutti i dipendenti entrati in azienda.

Le famiglie che assumono collaboratori domestici saranno responsabili dei controlli del green pass in quanto loro datori di lavoro. Non dovranno controllare invece idraulici, muratori, elettricisti che operano nella loro abitazione perché, in quel caso, verranno considerati clienti.



Foto: LaPresse