Bill Gates, il fondatore dell’azienda informatica americana Microsoft, è stato protagonista di un simpatico – quanto utile – sketch con una delle icone del basket contemporaneo, il cestista dei Golden State Warrios Stephen Curry. Il video, pubblicato sul canale YouTube del giocatore, ha fatto il giro del web soprattutto perché Gates si è calato nei panni di un programmatore informatico in cerca di lavoro, elargendo preziosi consigli sulle risposte ideali da dare durante un colloquio per chi è in cerca di un’occupazione.
La prima domanda a cui Bill Gates ha dovuto rispondere è la più classica di tutte: “Perché dovremmo assumerti?”
Dovreste vedere i codici che ho scritto, sono pazzeschi! I programmi che scrivo vanno ben al di là delle lezioni che ho seguito. Penso di essere migliorato nel tempo, dovreste dare un’occhiata a quanto sono stato ambizioso; penso di poter lavorare bene con le persone.
Potrei criticare un po’ duramente i loro codici, ma nel complesso mi piace far parte di una squadra. Mi piacciono gli obiettivi ambiziosi, mi piace pensare a come possiamo anticipare il futuro. Il software è fantastico e voglio essere coinvolto.
E alla domanda: “Quali sono i tuoi punti di forza e di debolezza? Come li gestiresti in una squadra?”, il fondatore di Microsoft ha risposto mostrandosi sicuro ma non presuntuoso:
Non sono uno che sa molto di marketing. Non mi piacerebbe essere un venditore, mi affascina di più creare effettivamente i prodotti e pensare alle loro caratteristiche.
Ho seguito la storia del settore, ho letto degli errori che sono stati fatti, ma se voi avete un team che capisce i clienti, le vendite, il marketing…
E, per ultima, sulla pungente domanda relativa allo stipendio, è stato abbastanza criptico quanto incisivo:
Spero che il pacchetto azionario sia buono: sono in grado di correre dei rischi e penso che la società abbia un grande futuro, quindi preferisco investire sulle azioni ancor più che un compenso in contanti. Ho sentito che alcune aziende stanno pagando molto, ma trattatemi in modo equo.
Risposte non relatable forse per tutti, ma sicuramente possono essere d’ispirazione per i futuri colloqui di lavoro in cui ci potremo imbattere!
Foto: screen YouTube