Il calcio femminile diventa finalmente professionistico: si tratta di una svolta storica in Italia, che pone fine , in un certo modo, allo stereotipo che vuole lo sport calcistico di dominio soltanto maschile.
Il Consiglio Federale della Figc ha infatti approvato le modifiche normative al passaggio al professionismo per le squadre di Serie A femminile a partire dalla prossima stagione 2022/23, dopo una gaffe da parte dai consiglieri della Serie A Lega Calcio, rappresentata da Claudio Lotito, Giuseppe Marotta e Lorenzo Casini, che avevano inizialmente votato contro. Poi è arrivato il dietrofront, giustificato con un malinteso.
A partire dal 1° luglio 2022 le calciatrici delle squadre di Serie A, quindi, avranno dei contratti professionisti, con tutti i benefit economici e sanitari che questo comporta: contributi previdenziali, Irpef e contributi per il fondo di fine carriera che dovranno essere riconosciuti dai club di appartenenza.
Il Presidente Figc Gravina ha così commentato: “Il processo per il calcio femminile è definitivo, finalmente ci sono le norme che disciplinano l’attività e l’esercizio del professionismo del calcio femminile, è una giornata importante, dal 1° luglio inizia il percorso. Oggi siamo la prima federazione in Italia ad avviare ed attuare questo importante percorso”.
Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, ha invece dichiarato: “È un’ottima notizia, sono molto contento. E mi ha sorpreso leggere di resistenze della Serie A su questo. È l’opposto! Mi auguro che la Lega Serie A giunga presto ad avere due divisioni, maschile e femminile, così da poter valorizzare ancora di più un movimento in forte crescita”.
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