Le riaperture limitate proposte dalla Fase 2 hanno generato non poche polemiche. In molti speravano che, dopo il 4 maggio, sarebbe stato possibile riprendere le normali attività e riappropriarsi delle proprie abitudini quotidiane, ma così non potrà essere.
In realtà la situazione attuale non ci permette di affrontare l’emergenza senza la dovuta cautela. A dirlo è un documento del Comitato tecnico scientifico consegnato al Governo prima dell’ultimo Dpcm. Sono state presentate alcune simulazioni di possibili scenari e quella relativa ad un’apertura totale potrebbe portare risultati catastrofici.
Se oltre alla manifattura e alle costruzioni riaprissero anche i negozi, i ristoranti e le scuole, ci si esporrebbe al rischio di un nuovo picco a inizio giugno con 151.000 ricoveri e con un totale di 430.886 ricoveri complessivi in terapia intensiva a fine anno. Lo studio, i cui dati sono stati riportati da Il Sole 24 Ore, sottolinea l’importanza dell’utilizzo i dispositivi di protezione individuale e spiega come una corretta gestione della riapertura delle scuole sia fondamentale nel frenare la diffusione del virus.
Se tali indicazioni verranno seguite, i possibili nuovi picchi potranno essere gestiti e il probabile numero di posti in terapia intensiva previsto risulterebbe inferiore all’attuale disponibilità di posti letto, al momento 9.000, del Servizio Sanitario Nazionale. Se volete approfondire, trovate i risultati dello studio in questo articolo.
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