Se anni fa non sembrava un tema così sentito, oggi il “diritto alla disconnessione” sta diventando sempre più fondamentale. Lo smart working ha modificato in maniera importante i modi, gli spazi e, soprattutto, il tempo dei dipendenti a casa, spesso sottovalutando i loro bisogni e creando un cattivo bilanciamento tra la vita lavorativa e quella privata.
Dopo il Portogallo, anche il Belgio ha deciso di regolamentare meglio il rapporto tra i capi e i loro dipendenti. Quest’ultimi potranno essere contatati fuori dall’orario di ufficio solo in “in circostanze eccezionali e impreviste, e quando è necessaria un’azione che non può aspettare fino al prossimo periodo lavorativo”. Ancora più importante, se un dipendente non risponde ad una chiamata non “dovrebbe essere svantaggiato” o ripreso.
Come spiega Vice News, la nuova legge sarà introdotta per tutti i dipendenti pubblici dal primo febbraio. L’obiettivo è quello di garantire “una migliore concentrazione, un migliore recupero e un livello di energia più sostenibile”.
Si tratta di un primo passo importante, ma la strada perché venga applicato a tutti i lavoratori del Belgio è ancora lunga. “Questa decisione presa per i lavoratori del settore pubblico è molto importante[ e apre un vero diritto alla disconnessione per 65.000 dipendenti pubblici federali” – ha detto a VICE World News il presidente del sindacato belga FGTB-ABVV Thierry Bodson – “Questo è un passo avanti, ma non può essere automaticamente applicato ad altri lavoratori in Belgio. Per i lavoratori del settore privato, diverse leggi dovranno essere modificate per permettere questo diritto alla disconnessione. Il nostro sindacato vuole estendere questa regola o principio al settore privato, ma il percorso legislativo sarà più lungo e molto più complesso.”
Foto: Istock