Magazine RDS

In Italia il 55% dei lavoratori è disposto a guadagnare meno pur di avere più tempo libero: la ricerca


Dalla pandemia da Covid19 in seguito le persone hanno iniziato a interrogarsi in maniera ancor più concreta su che cosa significasse trovare un equilibrio tra la vita lavorativa e quella privata. In quel periodo c’è chi ha sperimentato per la prima volta il lavoro da casa e chi, per cause di forza maggiore, non ha lavorato con gli stessi ritmi. Queste situazioni hanno portato appunto i lavoratori e le lavoratrici ad interrogarsi su quale sia il giusto bilanciamento tra il tempo dedicato al lavoro e quello speso per la propria vita al di fuori.


L’ultimo sondaggio, “La nuova relazione con il mondo del lavoro” condotto da Assirm (l’associazione che riunisce le maggiori aziende italiane che svolgono ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale) per Confindustria Intellect, ha dimostrato come oltre la metà degli intervistati è disposto a guadagnare meno pur di avere più tempo per sé.


Equilibrio vita privata e lavoro: cosa ne pensano gli italiani


La ricerca ha riportato anche altri dati interessanti:


  1. Il 63%, dopo il periodo di lockdown, vorrebbe la settimana lavorativa corta.
  2. Il 61% vede la retribuzione come la priorità nella scelta di un impiego. Segue il trattamento equo nei confronti dei e delle dipendenti (58%).
  3. I e le giovani danno per assodata la possibilità di lavorare in smartworking, cosa che è invece considerata un benefit tra le generazioni vicine ai boomer e oltre.
  4. Insieme al 55% di persone che sarebbe disposta a guadagnare meno per avere più tempo libero ci sono coloro che vedono la crescita personale un fattore altrettanto importante.


In sintesi; retribuzione corretta, più tempo libero e soddisfazione personale sono ciò che guadagnano sempre più importanza oggi nel mondo del lavoro in Italia.


Foto di Kevin Ku su Unsplash