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La patente sarà presto digitale: novità in arrivo per i documenti a portata di smartphone


Tutti i documenti a portata di smartphone: è questa la direzione verso cui va l’Italia secondo le parole del ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao, che è al lavoro per una “Schengen del digitale”.


L’obiettivo è quello di accelerare il processo di digitalizzazione della Pubblica amministrazione già iniziato durante gli anni della pandemia, che ha in qualche modo aiutato a “modernizzare” le abitudini della popolazione e delle infrastrutture: così ora siamo in grado di stampare lo stato di famiglia direttamente da casa senza dover fare lunghe code agli sportelli del Comune, pagare multe tramite l’app IO o ottenere il Green Pass via mail o sempre nell’app poc’anzi citata. 


Si arriverà, nell’arco di “quattro o cinque anni” a importanti benefici per il Paese, “l’Italia sarà un posto migliore in cui vivere” ha aggiunto Colao, che punta a creare un portafoglio digitale dove ogni cittadino potrà custodire i propri documenti validi in tutta Europa. Non avremo quindi bisogno di ricordarci il portafogli e nemmeno dover rischiare di perdere i documenti durante le nostre vacanze estive, quando si fatica a trovare spazio per portar con sé tutto il necessario per poter fare acquisti, spostarsi con mezzi da guidare e quant’altro.


L’app IO potrebbe essere il posto dove ognuno ritroverà la carta d’identità elettronica, la patente digitale tramite QR Code, progetto che coinvolgerà tutta l’Unione europea, e non solo.


“L’obiettivo è creare una vera e propria Schengen del digitale”, ha spiega Colao in un incontro con la stampa estera. “Ci vorrà un anno e mezzo, manca la definizione di un parametro europeo”, ma la patente digitale sul cellulare potrebbe essere realtà già a partire dal 2023 (mentre in alcuni stati americani è già attiva).


Il ministro Colao ha anche parlato di Tessera elettorale e Fascicolo sanitario elettronici, progetti che verranno realizzati grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), 20 miliardi di euro in tutto per la trasformazione digitale del Paese, non più procrastinabile.


Immagine di copertina: iStock