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Il commovente sfogo su Facebook di una figlia di un ristoratore: “È la mazzata finale”

Il nuovo DPCM ha imposto una stretta sugli orari di apertura dei locali pubblici che, fino al prossimo 24 novembre, ora dovranno chiudere alle 18. La misura avrà un effetto importante sui ristoranti che vedranno un netto calo degli introiti e dovranno puntare tutto sui pranzi del sabato e la domenica.


Sabato pomeriggio, prima che Conte firmasse il nuovo decreto, Elena Tonon, titolare, insieme al padre Giuseppe, del ristorante Ca’ Lozzio di Oderzo, in provincia di Treviso, si è sfogata su Facebook con un lungo post a corredo di una foto che ritraeva il padre sconsolato nel loro ristorante vuoto. “Questa è la mazzata finale” – scrive Elena nel post- “A me dispiace, ma io non ci sto. Alla gente come me, quella con un po’ di sensibilità, gli si spezza il cuore. Non siamo gente che va a dire in giro che il Covid non esiste, siamo gente che ha sempre avuto una dignità. E la rivogliamo”.



Nel giro di poche ore il post ha ricevuto 7600 condivisioni e più di 22.000 reaction. “Non ce lo aspettavamo minimamente, né io né papà” – ha detto la ragazza intervistata dal Corriere“È un qualcosa che ci ha riempito il cuore. Siamo stati contattati perfino dal presidente regionale Luca Zaia, quindi abbiamo davvero sentito il sostegno di tutti. L’apertura domenicale salva solo una piccola parte dei nostri bilanci. Qui non siamo a Roma o a Milano: non ci sono turisti che consentano di avere incassi anche a pranzo. Perciò, se proprio dobbiamo chiudere alle 18, tanto vale tenere direttamente chiuso. Purtroppo ci sentiamo rappresentati da persone che non conoscono il nostro settore”