Il governo ha chiesto per oggi una riunione d’urgenza con il Comitato Tecnico Scientifico con l’obiettivo di modificare il Dpcm e imporre misure di sicurezza più restrittive a seguito dell’impennata dei contagi.
Secondo quanto riporta Il Corriere, da Palazzo Chigi sono state richieste indicazioni “sulla necessità di implementare le misure di mitigazione e contenimento del virus” al fine di contrastare “l’aumento sostenuto della circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità”.
Tra le ipotesi possibili c’è quella di applicare il cosiddetto “modello Codogno” a tutti i comuni in zona rossa, impendendo agli abitanti di quelle aree ogni tipo di spostamento se non per “comprovate esigenze”, motivi di lavoro, salute e urgenza. Si sta vagliando anche la possibilità di imporre durante i weekend un lockdown applicato a tutta l’Italia. Oltre ai negozi anche i ristoranti e i bar delle zone gialle dovranno rimanere chiusi, consentendo solo l’asporto e la consegna a domicilio di cibi e bevande.
Nuove possibili misure anche per i negozi. Oltre alla chiusura dei centri commerciali e dei grandi magazzini, potrebbero essere previste chiusure anche per altre tipologie di esercizi che si trovano nelle zone dove si prevede la chiusura delle scuole. L’aumento di dei contagi ha rimesso in discussione anche l’apertura dei cinema, delle sale da concerto e dei teatri a partire dal 27 marzo. La decisione definitiva sarà presa dopo il 20 marzo.
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