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Niente zona gialla e obbligo del green pass: le richieste delle Regioni al governo

Dopo la riunione di ieri, le Regioni hanno dato il via libera a rendere obbligatorio il green pass nei luoghi a rischio di assembramento. Come spiega il Corriere, i governatori hanno detto che è “indispensabile che l’utilizzo delle certificazioni verdi sia esteso, a prescindere dal contesto epidemiologico territoriale di riferimento, alle seguenti attività: grandi eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi”. Anche al cinema e a teatro sarà obbligatorio il green pass ma, una volta presentato all’ingresso, non sarà poi necessario occupare i posti alternati e le sale potranno essere riempite.


Ora il governo dovrà discutere le indicazioni dei governatori e trovare una linea comune. Rimane da decidere quale linea scegliere per i ristoranti al chiuso. Le Regioni propongono un un pass “leggero”, ottenuto già dopo la prima dose del vaccino o dopo il tampone negativo effettuato nelle 48 precedenti.


L’altro punto che richiederà una mediazione sarà la percentuale dell’occupazione dei letti in ospedale e nelle terapie intensive. Secondo gli attuali parametri ora già alcune regioni dovranno ritornare in zona gialla, l’obiettivo invece è fare il possibile affinché tutta l’Italia resti in fascia bianca, dando priorità al monitoraggio delle strutture ospedaliere. Il governo starebbe pensando a una percentuale del 5% per le terapie intensive e del 10% per i reparti medici. Le Regioni chiedono di salire rispettivamente al 20 e al 30 %.


In ultimo le scuole. Le Regioni spingono per “raccomandare la vaccinazione per il personale scolastico e universitario, sia docente che tecnico-amministrativo”. Nel caso di focolai, si dovrà prevedere che l’accesso alle lezioni in presenza sarà possibile solo a chi ha il green pass.



Foto: LaPresse