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Per due mesi la Terra avrà due lune: perché e cos’è la nuova “mini-luna”


A partire dal 29 settembre e fino al 25 novembre 2024, la Terra sarà affiancata da una “mini-luna”, un asteroide chiamato 2024 PT5. Questo piccolo corpo celeste, scoperto recentemente, sarà temporaneamente catturato dalla gravità terrestre, orbitando attorno al nostro pianeta per circa due mesi prima di riprendere il suo viaggio nel Sistema Solare. L’asteroide, con un diametro di circa 10 metri, non sarà visibile a occhio nudo a causa della sua bassa luminosità e distanza, che lo rendono un fenomeno astronomico di nicchia.


La scoperta della “mini-luna” 2024 PT5


La scoperta di 2024 PT5 è stata possibile grazie all’utilizzo di telescopi specializzati in Sudafrica, parte del progetto Asteroid Terrestrial-Impact Last Alert System (ATLAS), che monitora il cielo alla ricerca di oggetti potenzialmente pericolosi. Questi strumenti sono in grado di rilevare oggetti di piccole dimensioni grazie alla ripetuta osservazione della stessa porzione di cielo, confrontando immagini successive per identificare movimenti anomali.


Il fenomeno non è nuovo: eventi simili sono già accaduti in passato, come nel caso dell’asteroide 2006 RH120, e rappresentano un’opportunità per gli studiosi di approfondire la conoscenza dei cosiddetti NEO (near-Earth objects), oggetti vicini alla Terra che possono essere attratti temporaneamente dalla sua gravità. Tuttavia, non ci sono rischi di collisione con il nostro pianeta.


Il movimento di 2024 PT5 sarà caratterizzato da un’orbita “a ferro di cavallo”, un’orbita che gli permetterà di accumulare abbastanza velocità per sfuggire alla gravità terrestre e riprendere la sua traiettoria attorno al Sole. Durante i 56 giorni in cui sarà in orbita attorno alla Terra, l’asteroide si avvicinerà fino a circa 1.8 milioni di km dal nostro pianeta, ben oltre la distanza della Luna, che si trova a circa 380.000 km.



In passato, altre mini-lune hanno attraversato l’orbita terrestre per periodi limitati, ma queste catture temporanee sono fugaci e raramente durano più di qualche mese. Eventi di questo tipo accadono circa ogni 10 anni e contribuiscono a far progredire la comprensione del nostro Sistema Solare e delle dinamiche che regolano l’interazione tra la Terra e gli oggetti vicini. L’asteroide 2024 PT5 rappresenta, quindi, una nuova testimonianza di quanto l’universo sia in costante movimento e di come, anche nelle sue manifestazioni più impercettibili, possa offrire opportunità di studio uniche per l’umanità.


L’evento non rappresenta solo un’interessante curiosità astronomica, ma anche una conferma dell’efficacia dei sistemi di sorveglianza spaziale nel monitorare oggetti vicini alla Terra. Le mini-lune come 2024 PT5 offrono agli scienziati una finestra privilegiata per studiare i corpi celesti e, in un futuro, potrebbero persino rappresentare una fonte di risorse grazie ai loro possibili contenuti di metalli preziosi.


Foto: Pexels.