Ogni regione ha il proprio calendario. Tant’è che i saldi estivi sono sì partiti quest’oggi, ma solo in Sicilia. Per quanto riguarda le altre regioni d’Italia, si partirà il 3 luglio. Uniche eccezioni sono la Puglia (24 luglio) e la Basilicata (2 agosto). I saldi saranno più che mai importanti per i commercianti: forse, come mai prima d’ora. Si calcola infatti che i saldi estivi muoveranno ben 2,6 mld di euro.
Saldi: da oggi partono in Sicilia, poi nelle altre regioni d’Italia
Questo invece, è il decalogo relativo agli acquisti durante i saldi, proposto dalla Federazione Moda Italia e Confcommercio
1) Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2) Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3) Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
4) Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
5) Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
6) Rispetto delle distanze: occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio.
7) Disinfezione delle mani: obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti.
8) Mascherine: obbligo di indossare la mascherina in store ed anche in camerino durante la prova dei capi.
9) Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.
10) Numero massimo di clienti in store: obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi contemporaneamente.
Immagine di copertina: LaPresse