Nell’incontro tra Governo e Regioni si è anche affrontato il tema degli spostamenti interregionali. Il ministro Francesco Boccia ha ipotizzato come data di apertura quella del primo giugno, sempre che la curva dei contagi rimanga sotto le soglie consentite.
Si potrà così spostarsi nelle seconde case o in un luogo diverso dalla residenza senza avere esigenze di “lavoro, salute, urgenza” come invece è previsto ora dall’ultimo decreto. Il primo bilancio verrà fatto il prossimo 15 maggio, se i dati saranno positivi si procederà a dare il via libera ai governatori, che dovranno però rispettare una lista di 21 punti che dimostreranno la loro idoneità nella gestione di possibili nuovi focolai. I punti saranno divisi in tre aree: “capacità di monitoraggio”, “capacità di accertamento diagnostico, indagine e gestione dei contatti”, “risultati relativi a stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari”.
Le singole regioni avranno poi la possibilità di imporre ulteriori barriere per evitare i contagi. Il governatore della Sardegna Christian Solinas, ad esempio, ha già comunicato la sua decisione di sottoporre al test sierologico i turisti che arriveranno da fuori regione.
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