Da molti mesi numerosi spot TV ci avvisano di un nuovo cambiamento per i nostri televisori e per i canali che più amiamo. Adesso ci siamo quasi: l’8 marzo avverrà il passaggio al nuovo digitale terrestre DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial) comunicato a ottobre dell’anno scorso e che terminerà nel 2023.
Per legge, tutte le emittenti televisive si stanno adattando a un nuovo sistema di codifica del segnale con due obiettivi: liberare le frequenze per le reti cellulari 5G da una parte, e aumentare l’efficienza della banda utilizzata dall’altra, quindi avremo trasmissioni in full HD e con ottima qualità di definizione.
Cosa cambia per noi e per i dispositivi nelle nostre case?
Dobbiamo innanzitutto verificare, se già non l’abbiamo fatto, se il nostro televisore è compatibile con questo cambiamento di segnale e se ha incorporato un chip in grado di decodificarlo.
Per capirlo si può fare un test: risintonizzare il televisore o il decoder e sintonizzarsi sui canali 501, 502 o 503: se vediamo correttamente il canale e visualizziamo il logo dell’emittente con la dicitura HD, allora la nostra TV è compatibile con il cambiamento segnale.
In alternativa si dovrà acquistare un nuovo televisore: anche i più economici, per legge, dovranno ricevere il nuovo segnale; in alternativa si può comprare un decoder da collegare all’antenna e poi alla tv. E magari utilizzare il bonus TV, in scadenza a fine anno.
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