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Viaggi, ristoranti, discoteche e colori delle regioni: tutte le regole del nuovo decreto

Dopo aver analizzato il nuovo report del Cts e trovato un punto di incontro con le Regioni, il governo ha presentato ufficialmente il nuovo decreto con l’obiettivo di frenare l’aumento di contagi portati dalla variante Delta del coronavirus. Come spiega il Corriere, le nuove misure saranno in vigore dal 6 agosto.


Lo strumento privilegiato per controllare la curva epidemiologica sarà il green pass che dovrà essere mostrato da tutti i cittadini di età superiore ai 12 anni. In zona bianca lo riceve chi ha fatto la prima dose di vaccino e ha validità di 9 mesi, oppure chi ha un certificato di guarigione nei precedenti 6 mesi, oppure è risultato negativo a un test nelle ultime 48 ore. Per la zona gialla, arancione e rossa invece ci saranno disposizioni specifiche a seconda della fascia di rischio.


Per far sì che le regioni italiane rimangano il più possibile in zona bianca, i parametri legati alle varie fasce di rischio sono stati modificati tenendo maggiormente in considerazione i dati dei ricoveri e delle terapie intensive. Come si legge nel decreto, per rimanere in zona bianca “l’incidenza settimanale dei contagi deve essere inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive. Se l’incidenza è superiore a 50 casi, il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 non deve superare il 15% e quello in terapia intensiva il 10%”. Per rimanere in zona gialla “l’incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 casi ogni 100.000 e inferiore a 150 casi ogni 100.000 abitanti. Se l’incidenza è superiore a 150 casi, il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 non deve superare il 30 % e quello dei posti letto in terapia intensiva il 20 %”. Per rimanere in quella arancione “l’incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 150 casi ogni 100.000 abitanti, a meno che non ci siano le condizioni dell’occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva delle altre zone” mentre si passerà in zona rossa se “l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100.000 abitanti e il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è superiore al 40 % e quello in terapia intensiva è superiore al 30%”.


Il green pass sarà obbligatorio per fare l’attività sportiva al chiuso e per l’accesso a molte attività come spettacoli aperti al pubblico, musei, istituti e luoghi della cultura, mostre, sagre e fiere, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali, centri sociali e ricreativi limitatamente alle attività al chiuso, sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò. Servirà per accedere ai ristoranti al chiuso ma non sarà necessario mostrarlo se si consuma al bancone o nei tavoli all’aperto.


Per viaggiare in Italia al momento non sarà richiesto il green pass, il governo ha preferito rimandare la decisione e valutare in seguito ai prossimi monitoraggi dei dati. Le discoteche invece rimarranno chiuse. Si preferisce una linea dura per non incappare negli stessi errori commessi la scorsa estate e favorire un ulteriore aumento dei contagi. Il Viminale intensificherà i controlli al fine di limitare i raduni illegali e tutti i possibili assembramenti.



Foto: LaPresse