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Il fragile equilibrio della fama: ecco come Raffaele Morelli ha definito il caso di Chiara Ferragni


Intervistato da “Il Corriere della Sera” – qui l’intervista integrale – il celebre psichiatra e psicoterapeuta Raffaele Morelli – volto noto della TV – offre una prospettiva sul declino di popolarità di Chiara Ferragni, evidenziando la potenza dell’eco mediatico e il rischio connesso alla continua esposizione pubblica.


Abbiamo visto quanto forte può essere l’effetto di una telecamera sempre puntata su di sé, sui propri figli, sul cane. Se perdi il riferimento esterno, se la tua vita è tutta a favore di obiettivo e virtuale, c’è il rischio di iniziare a sentirti onnipotente e di commettere errori inseguendo i like.


Così Raffaele Morelli ha definito il caso di Chiara Ferragni


Morelli avverte sul pericolo di concentrarsi esclusivamente sull’aspetto virtuale, suggerendo che la fame di approvazione virtuale può portare a un senso di onnipotenza e, successivamente, a errori irrimediabili. La fama, ha spiegato Morelli al Corriere della Sera, può essere una spada a doppio taglio, portando al successo o al declino repentino. Un avvertimento contro l’illusione di invulnerabilità che può derivare dal vertiginoso successo sui social media.


Sarà il tuo stesso mondo a presentare il conto. Può accadere di avere successo e può accadere di non averne più. Si sale in verticale e si rischia di cadere. L’eco di ogni cosa può diventare enorme in modo rapidissimo: inimmaginabile fino a pochi anni fa.


Va da sé che analizzando il fenomeno, si aprono spunti interessanti su altri casi simili. L’industria dell’intrattenimento è costellata di personaggi il cui bagliore iniziale si è affievolito nel tempo, magari per poi riprendersi in un secondo momento.


Immagine di copertina: LaPresse