Stanno facendo molto discutere le dichiarazioni dello chef Max Mariola, che ha di recente aperto il suo ristorante a Milano, in zona Brera. In particolare, a molti utenti del web non è andato giù il prezzo di 28 euro per la carbonara da lui offerta, e ancora meno sono piaciute le giustificazioni date in seguito.
Max Mariola risponde alle critiche sul prezzo della sua carbonara
Dopo che il web si era infervorito nel discutere sul prezzo della sua pasta alla carbonara, venduta a 28 euro, lo chef, tramite un’intervista rilasciata al Corriere, ha voluto rispondere alle critiche. “In Italia i prezzi sono troppo bassi. La gente deve cominciare a mangiare lo sgombro e non il salmone”, ha detto lo chef, giustificando così i costi che si sostengono per mangiare nel suo ristorante. Poi, ha aggiunto: “Non è solo un piatto di carbonara, è fatta al tavolo: è uno show!”. In seguito, Max Mariola ha posto l’attenzione sulla concorrenza, affermando che, nella zona in cui si trova il suo nuovo ristorante (Brera, a Milano), questi prezzi siano assolutamente nella norma: “La spesa media qui è di 60 euro a testa, bevande incluse. In zona è un prezzo basso: bisogna pensare a quanto costano qui un cameriere, l’affitto…”.
La speranza dello chef: “Dobbiamo diventare l’alta moda del cibo”
Nonostante le critiche, Max Mariola sembra convinto del suo metodo imprenditoriale e della sua cucina. In merito a ciò, durante l’intervista, lo chef ha anche esposto il suo proposito per il futuro, che riguarda tutta la cucina italiana nel suo insieme: “Dobbiamo diventare l’alta moda del cibo, mantenere la produzione e le quantità attuali, ma alzando i prezzi. Non si deve comprare per forza il salmone, va bene lo sgombro. E non gli asparagi a dicembre, ma il broccolo. A Natale trovi le ciliegie del Cile: costano chissà quanto e non sono sostenibili! A chi le compra, e magari ha pure la borsa della spesa ecologica, vorrei dare le botte sulle mani”.
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