Fuori dal calcio, ma non fuori dagli affari. Anzi, si dice che Gerard Piqué – un tempo colonna del Barcellona e al contempo compagno della cantante colombiana Shakira – sia un eccellente uomo d’affari, dotato di un fiuto degno del miglior broker di Wall Street. Lui, che lo scorso anno, in seguito al gossip che lo ha coinvolto dopo il tradimento nei confronti di Shakira, si è ritirato dal calcio giocato. Diranno gli esperti di gossip che il suo ritiro sarebbe servito anche per allontanare i riflettori sul Barcellona e sulla movida dei calciatori, di cui meno se ne parla e meglio è.
Va da sé che tra gli affari di Piqué, c’è proprio la Kings League.
Cos’è la Kings League creata da Gerard Piqué
Tra le sue intuizioni, c’è quindi la cosiddetta Kings League, un campionato di calcio a 7 che si tiene in Spagna e che sta ottenendo un ottimo riscontro sia mediatico che di pubblico e (visto che parliamo di affari) anche di sponsor. Le regole sono state votate dal pubblico, i rigori sono come nell’hockey e molte cose sono state prese in prestito da altri sport, come il VAR, che viene utilizzato come nel basket.
Ad oggi, questa competizione, permette a persone qualsiasi di giocare insieme alle vecchie glorie del calcio e ha raccolto ben 15 milioni di spettatori.
Il coro “Shakira” in discoteca, la reazione di Piqué
La serata è organizzata per celebrare un trionfo che – stando ai più – spopolerà anche all’estero. Lui, Piqué, ideatore del format calcistico, si presenterà nel locale, ma il pubblico (di Madrid) lo accoglierà per come solo il pubblico tifoso del Real Madrid (o dell’Atletico Madrid) potrebbe accogliere una ex colonna del Barcellona: ovvero, in questo caso, con un bel coro “Shakira, Shakira“. Apriti o cielo.
Lei, la star colombiana che ha dato due figli all’ex calciatore del Barcellona (e che lui ha tradito, pare, più volte) si è insinuata nella serata che per Piqué doveva servire a celebrare un trionfo. Piqué però non ci sta e decide di risponde però, alimentando l’incendio, con un atteggiamento che ricorderà (e non poco) Alberto Sordi nel celebre film di Mario Monicelli “Il marchese del Grillo“.
Col microfono in mano, dirà:
“Cosa c’è che non va? Non mi interessa, io sono campione del mondo e voi non siete nessuno”
Immagine di copertina: LaPresse