Carlo III è stato incoronato re del Regno Unito. La processione è partita alle 11 del mattino, con la partenza da Buckingham Palace sino all’arrivo presso l’Abbazia di Westminster. Per l’incoronazione sono state adottate misure di sicurezza di ultima generazione, ma, simbolo della corona più che di queste misure più moderne, sono state le oltre 5mila guardie reali in uniforme presenti a Londra e che – in termini statistici – hanno rappresentato il più grande spostamento di personale militare sulle ferrovie britanniche dal 1965 ad oggi: a quel tempo, lo spostamento dipese dai funerali dello statista inglese, Winston Churchill.
Un’attesa lunga 70 anni, una cerimonia più inclusiva
Dopo tutta una vita, Carlo è dunque diventato re: è il re che ha atteso più tempo prima dell’incoronazione. Prima di lui, fu incoronata la madre – Elisabetta II – nel 1953, durante una processione capace di dimostrare (più di ogni altra) il potere imperiale inglese: tra le due incoronazioni, quella di Elisabetta II e quella di Carlo III, sono trascorsi 70 anni. Carlo è re dunque (ma, a ben vedere, lo è già dall’8 settembre dello scorso anno), mentre Camilla – la donna che in cuor suo ha sempre amato e che ha sposato nel 2005 – è a tutti gli effetti regina (e non più regina consorte). Una cerimonia molto diversa rispetto a quella di Elisabetta II: da un lato gli 8000 invitati durante la celebrazione del 1953, contro i 2200 invitati per l’incoronazione di Carlo III. All’incoronazione sono stati presenti – secondo una logica di rappresentanza – 203 paesi: in tutto sono stati presenti 100 capi di Stato, tra cui il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia.
Una cerimonia diversa, più ristretta, ma anche più inclusiva: perché per questa incoronazione – che ha essenzialmente un valore religioso – sono stati presenti (per la prima volta) i rappresentanti delle altre fedi religiose.
La Royal Family e l’incoronazione di Carlo
La famiglia reale, tuttavia, ha vissuto un periodo tumultuoso: da un lato c’è Andrea, il fratello di re Carlo III e dall’altro il figlio, Harry (in terza fila dentro all’Abbazia di Westminster, senza Meghan). Fiumi d’inchiostro hanno raccontato la spaccatura della famiglia reale, tant’è che Harry e Andrea non hanno avuto alcun ruolo ufficiale nella cerimonia odierna: tant’è che sia il duca di Sussex che il duca di York non sono più membri attivi della famiglia reale. La scelta di vita del primo, che si è trasferito oltreoceano con la moglie, i guai giudiziari del secondo: tutto questo ha minato i rapporti all’interno di una famiglia che no, non può essere considerata come una famiglia come tutte quante le altre.
Di ben altra rilevanza invece, la presenza di William e Kate, con William futuro erede al trono.
Carlo III incoronato re
Sin dalle 11.30 Carlo e Camilla si sono mossi a bordo di una carrozza guidata da sei cavalli. Una carrozza storica, ma – al tempo stesso – ben più moderna rispetto alle carrozze del passato, in quanto dotata sia di ammortizzatori che di aria condizionata, benché, data la giornata piovosa, di quest’ultima non se n’è sentita alcuna necessità. Quella odierna è stata una processione affascinante, capace di riportare l’uomo indietro nel tempo, se pur in un contesto più moderno. Alle 11.50 il suono delle campane, lo squillo di tromba poi, quindi l’ingresso all’interno dell’Abbazia di Westminster. Prima l’arrivo di Camilla, poi quello di Carlo III con il mantello regale e dietro di lui il duca George, figlio di William e Kate. Scettro, globo e spada – i simboli regali – entrano anch’essi nell’Abbazia: simboli che sono stati offerti a Carlo III prima dell’incoronazione. Carlo è stato il 40esimo re, ad esser stato incoronato nell’Abbazia di Westminster: per lui due corone, una a rappresentare il potere temporale, l’altra invece, a rappresentare il potere spirituale. Così dopo un’attesa lunga 70 anni, Carlo è stato incoronato da Justin Welby, attuale arcivescovo di Canterbury.
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