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Compie 25 anni “Sliding Doors”: il taglio di capelli di Gwyneth Paltrow è storia del cinema


Compie 25 anni “Sliding Doors“, per lo meno in Italia, visto che il film è uscito nel nostro paese il 4 settembre del 1998 mentre negli Stati Uniti è uscito il 28 aprile dello stesso anno.


“Sliding Doors” è probabilmente uno dei migliori film tra quelli in grado di offrire una prospettiva affascinante sulla vita e sul concetto del “destino”: la trama infatti, si sviluppa interamente grazie all’intreccio di due realtà parallele, attraverso cui è possibile osservate la protagonista – interpretata da Gwyneth Paltrow – vivere due percorsi di vita completamente diversi e provocati da un singolo evento: riuscire o non riuscire a prendere un treno.


Il film, la cui regia è di Peter Howitt e che ha avuto come brano portante “Thank You” di Dido, ha il potere di farci riflettere su tutte le conseguenze derivanti anche dalle più piccole decisioni: decisioni che hanno dunque il potere di cambiare radicalmente il corso della nostra esistenza.




L’impatto culturale del taglio di capelli di Gwyneth Paltrow



L’interpretazione del personaggio di Gwyneth Paltrow è semplicemente magistrale: grazie alla sua capacità di riuscire a trasmettere emozioni lungo entrambi i percorsi di vita, il film si colloca tra quelli a cui l’attrice ha fornito la sua interpretazione più intensa.
Ed è proprio grazie a questa interpretazione, se il film riescie nell’intento di spingere lo spettatore ad interrogarsi sulle singole scelte e sulle possibilità che si aprono o si chiudono a seconda (anche) di piccoli gesti e azioni.


A distanza di 25 anni, non è solo il film a vivere nella memoria della gente: ma anche il taglio di capelli di Gwyneth Paltrow, che – proprio all’interno del film – riveste un’importanza notevole.




Due look diversi, per due vite diverse: all’interno del primo percorso narrativo, Helen Quilley è la protagonista con i capelli lunghi e fluenti, un taglio che arriva a simboleggiare tanto la femminilità quanto una vita (almeno apparentemente) perfetta.
Nel secondo percorso narrativo, invece, c’è forse il taglio più iconico del film: un taglio corto e dall’essenza più ribelle, capace di riflettere un cambiamento interiore, ma anche un profondo senso ribellione contro le aspettative sociali.
Dei due tagli, questo è sicuramente il più emblematico, dal momento che arriva a simboleggiare con forza, la volontà della protagonista di rompere con il passato e di trovare una nuova identità.


Immagine di copertina: Trailer “Sliding Doors”