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“Un finale nauseante”: Hugh Grant critica un suo film e ne distruggerebbe altri


Tra i volti più noti del cinema britannico, l’attore Hugh Grant ha alle spalle una carriera cinematografica di grande successo, così almeno a nota di tutti, per lui un po’ meno. L’attore, famoso per il suo carattere diretto e il suo umorismo tagliente, in una recente intervista non si è tirato indietro alle critiche verso molti dei suoi film così come il mondo cinematografico odierno.


Nella recente ospitata al The Late Late Show con James Corde, l’attore sessantaduenne ha fatto delle dichiarazioni molto forti su molti dei suoi film che non sembrano andare a braccetto con gli elogi del pubblico.


Hugh Grant: “Distruggerei alcuni dei miei film”


Sarei felice di distruggere la mia pagina IMDB (il sito con le filmografie di tutti gli attori del mondo, ndr)” perché mi sono “specializzato nell’essere cattivo per decenni, davvero”. Ma di quali film parla in particolare?


Innanzitutto, se la prende con nientedimeno che “Notting Hill”, film romantico campione d’incassi, per Grant avrebbe un finale “Nauseante” perché mostra il suo personaggio che legge Il mandolino del capitano Corelli, il libro da cui sarebbe stato tratto il nuovo progetto del regista Roger Michell.


Qui l’intervistatore ha così domandato se potesse dare i titoli di quei film che proprio vorrebbe cancellare: “Come sapete, essendo uno del settore, un conto è che io dica di essere stato pessimo, ma non posso deprimere gli altri meravigliosi colleghi che lavorano con me in un film dicendo che era pessimo”, ha dichiarato Grant il quale però un nome se l’è fatto scappare, su una serie TV: “La fiction televisiva del 1988 La bella e il bandito. Basso budget, brutta parrucca, brutto cappello”.


Poi le sue critiche si sono spostate al mondo cinematografico in generale, sul quale ha detto: “Insomma, ai vecchi tempi, entro la fine della seconda settimana la sera ci si ubriacava tutti, si cenava, ci si innamorava eccetera. E tutto questo è finito a causa dei telefoni. Davvero, vanno tutti a casa a guardare Twitter. È veramente triste”.


Non è la prima volta che Grant si mostra piuttosto critico verso il suo lavoro, in una recente intervista a IndieWire aveva dichiarato che “Quattro matrimoni e un funerale” sarebbe stato “un fiasco colossale finché non hanno cominciato a proiettarlo in anteprima”.


Il pubblico però non sembra molto d’accordo, considerando che molti dei suoi film, usciti anche decenni fa, sono ancora visti e rivisti.


Foto: LaPresse.