Magazine RDS

Fine di un’era: il Regno Unito spegne l’ultima centrale a carbone per un futuro più verde


Il Regno Unito sta per segnare un passo storico nella sua transizione ecologica: il 30 settembre 2024 chiuderà la sua ultima centrale elettrica a carbone, la Ratcliffe-on-Soar, situata a Nottinghamshire. Questa chiusura rappresenta la fine di un’era durata oltre 140 anni, in cui il carbone ha alimentato gran parte dell’economia britannica e ha contribuito in modo significativo all’inquinamento atmosferico. Negli anni ’70, il carbone rappresentava più del 35% della produzione elettrica del Paese, mentre nel 2023 ha coperto solo l’1% del fabbisogno.


Regno Unito pioniere tra i Paesi del G7


La chiusura è un traguardo importante nella strategia del Regno Unito per diventare il primo Paese del G7 a eliminare l’uso del carbone per la produzione di energia elettrica, un obiettivo in linea con l’impegno nazionale verso il raggiungimento delle zero emissioni nette entro il 2050​.


Ratcliffe-on-Soar sarà trasformata in un hub per l’energia e la tecnologia a zero emissioni, con progetti come la produzione di idrogeno verde, fondamentale per il futuro dell’energia sostenibile​.


Questo evento conferma il ruolo di leadership del Regno Unito nella lotta al cambiamento climatico e rappresenta un segnale positivo per altre nazioni ancora dipendenti dai combustibili fossili. Con la chiusura delle centrali a carbone, il Paese si avvicina sempre di più a un mix energetico basato sulle fonti rinnovabili, come l’energia eolica e solare, che oggi forniscono una parte significativa della sua energia elettrica.


La chiusura della centrale non è solo una questione energetica, ma anche un simbolo della capacità del Regno Unito di reinventare il suo sistema industriale in chiave verde, puntando su innovazioni come l’idrogeno e altre tecnologie pulite.



Foto: iStock.