Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono appena iniziate, con l’incredibile cerimonia d’apertura che ha visto sfilare le nazioni di tutto il mondo popolando lo Stadio Olimpico off-limits per il pubblico a causa delle restrizioni imposte dal governo.
La XXXII edizione dei giochi olimpici ha subito attirato l’attenzione per la cura ai dettagli in ogni aspetto della manifestazione, soprattutto in tema di ecosostenibilità: dalle medaglie alle divise dei tedofori, ossia i portatori della torcia olimpica, fino alla stessa torcia, ripensata con materiali eco-friendly.
Per strizzare l’occhio alla sostenibilità e all’ormai diffuso problema del sovraconsumo di plastica, le divise dei tedofori sono state realizzate in collaborazione con Coca-Cola, la nota azienda produttrice di bevande analcoliche, ricavando tessuto a partire da bottiglie riciclate; t-shirt, pantaloncini e pantaloni larghi sono stati prodotti da un team guidato dal direttore del design olimpico Daisuke Obana e hanno un design che richiama la tradizione giapponese, con una fascia rossa che attraversa in diagonale le divise bianche e che ricorda la fascia delle staffette Ekiden.
Sempre nel progetto sostenibilità, anche la torcia olimpica è stata ripensata e progettata con il 30% di alluminio ricavato dai detriti e dalle lamiere degli alloggi realizzati per accogliere le vittime dello tsunami che nel 2011 devastò il Paese.
E poi ci sono i premi olimpici: gli atleti che riusciranno a coronare il proprio sogno di salire su un podio riceveranno le iconiche medaglie che gli organizzatori delle Olimpiadi hanno pensato di realizzare con materiale ricavato da oltre 6 milioni di smartphone dismessi, recuperati e riciclati, da cui sono stati ottenuti 32 chilogrammi di oro, 3.500 kg di argento e 2.200 di bronzo.
Dopo un invito alla raccolta di smartphone rimasti inutilizzati in giro per il mondo, le medaglie sono state presentate in una conferenza nel 2019 e sono state progettate da Junichi Kawanishi, che aveva vinto il bando tra centinaia di designer di tutto il mondo.
Citazione speciale per l’ecosostenibilità anche per i letti su cui gli atleti riposeranno: aveva fatto scalpore la notizia che fossero stati realizzati in cartone solido anche per disincentivare gli incontri “extra-bolla” per limitare la diffusione dei contagi da Covid-19, notizia poi smentita con un video postato sui social dal ginnasta irlandese Rhys McClenaghan.
Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono appena partite, mettendo finalmente in atto tutti i pensieri solidali e la voglia di rinascita del Paese e dell’intero pianeta.