In occasione del loro compleanno, scopriamo qualcosa di più su queste simpatiche faccine!
Grazie alle emojis (il nome significa “carattere immagine” in giapponese), possiamo esprimere le emozioni e le idee più complesse in maniera molto semplice e immediata.
La nascita di queste simpatiche faccine che ben rappresenta i nostri stati d’animo è abbastanza controversa.
La prima in assoluto sembra essere stata usata il 12 aprile 1979 Kevin MacKenzie in un’e-mail inviata agli iscritti a MsgGroup in cui suggeriva di introdurre qualche sentimento nei freddi testi dei messaggi.
Tentò di introdurre una linguaccia utilizzando un trattino preceduto da una parentesi, ma fu molto criticato.
Secondo Mike Jonesun, della Carnegie Mellon School of Computer Science, che in merito si impegnò proprio in una ricerca nel 2002, la prima emoticon sarebbe stata utilizzata il 19 settembre 1982 in un messaggio apparso in una BBS del Carnegie Mellon University dall’informatico statunitense Scott E. Fahlman.
Fahlman usò l’emoticon per sottolineare l’ironicità di una sua frase, questo perché si era reso conto che molto spesso un commento umoristico non veniva preso come tale e sovente dava origine a discussioni senza fine.
La sua proposta venne accolta.
Quali sono le Emoticons più usate?
Matthew Rothenberg, per scoprire cosa scegliamo di trasmettere, ha creato un codice per contare il numero di emojis utilizzati su Twitter. In tempo reale.
Alcune delle cose evidenziate sono davvero molto divertenti.
I “Cuori” in cima alla lista.
Con più di 342 milioni di tweets, i cuori rappresentano il 10% di tutte le Emoji utilizza nella top 100.
L’amore ovviamente è uno dei sentimenti più rappresentati e così i cuori compaiono in 14 delle prime 100 emojis.
Gli utenti Emoji sono molto esigenti e vogliono che le emoticons utilizzate rappresentino bene i loro stati d’animo.
Notare, infatti, la sottile differenza tra “Piangere” (n ° 39) e “Deluso Sollevato” (No. 75).
Solo le sopracciglia cambiano direzione, tuttavia “Cry” è stato usato molto più spesso.
