Dopo il successo raccolto nelle date al Coachella Festival, i Måneskin sono tornati finalmente a casa. Damiano, Ethan, Victoria e Thomas hanno suonato all’Arena di Verona davanti a 12.000 persone. In scaletta, ovviamente, tutti i loro più grandi successi come “Zitti e buoni”, “In nome del padre”, “Mammamia” e ovviamene “Beggin”, la cover dei The Four Seasons presentata ad X Factor nel 2017 che ad oggi sfiora il miliardo di ascolti su Spotify.
Non è stata l’unica cover. La band ha suonato anche “Womanizer”, il brano di Britney Spears già presentati sui palchi californiani e poi ha riproposto “Amandoti” dei CCCP, questa volta in compagnia di Manuel Agnelli. Non poteva mancare, infine, “We’re Gonna Dance On Gasoline”, la canzone scritta in occasione di Stand Up For Ukraine, l’importante evento organizzato questo weekend da Global Citizen in collaborazione con la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen per aiutare tutte le persone in fuga dalla guerra.
Se al Coachella Damiano l’ha presentata con un inequivocabile: “Free Ukraine, fuck Putin”, ieri, sventolando la bandiera ucraina ha introdotto la canzone recitando il monologo del “Grande dittatore”. “Abbiamo la fortuna di fare questo lavoro e occupare tempo per divertire la gente” – ha detto Damiano – “Però ci sono momenti in cui dobbiamo scendere da questa comoda sedia e aiutare chi non ha questo privilegio. Mi viene un discorso fatto tempo fa da Charlie Chaplin che, per gli strani giochi di questo mondo, è più attuale che mai”.
Anche RDS 100% Grandi Successi ha deciso di portare il suo contributo a sostegno dei bambini e delle famiglie ucraine in fuga dalla guerra. Con il progretto “RDS No War” ha stretto una nuova partnership con Save the Children per fornire a oltre 300 famiglie ucraine acqua, cibo, medicine e kit igienici. Anche tutti gli ascoltatori possono fare la loro parte: è possibile fare una donazione chiamando il numero verde 800 08 18 18 oppure collegandosi a questa pagina.
Foto: Francesco Prandoni / Vivo Concerti