È ormai da tempo che lo ripetiamo, i Måneskin sono inarrestabili: a partire da quella prima vittoria sul palco di Sanremo nel 2021, alla quale poi è seguita quella all’Eurovision che ha fatto da trampolino di lancio e li ha fatti conoscere in tutto il mondo.
I Måneskin sono delle vere rockstar, anzi, per qualcuno potrebbero essere l’ultima band rock in assoluto. È la domanda che si pone il New York Times in un lungo articolo pubblicato lo stesso giorno in cui Damiano, Ethan, Victoria e Thomas si sono aggiudicati il titolo di “Best Rock” agli MTV Video Music Awards 2023.
L’articolo ripercorre tutta la storia della band. Cita le stroncature ricevute per l’album “RUSH!” da alcune testate, ma anche il grandissimo successo ottenuto dal pubblico. In più racconta l’atmosfera dei concerti italiani negli stadi: il giornalista ha decritto cosa significa essere in mezzo alle 60.000 persone del Circo Massimo mentre il riff di “Don’t Wanna Sleep” suonato da Thomas Raggi dà il via al live. A suo avviso i Måneskin sono “i custodi più giovani e più importanti della tradizione rock” e, per quanto siano nati nell’epoca delle piattaforme di streaming, la loro musica va ascoltata dal vivo.
“Dovete sapere che anche se la loro musica è stata ascoltata più spesso attraverso gli altoparlanti di telefoni e laptop, i Måneskin suonano meglio in un campo da calcio”
Al netto delle influenze pop che si possono individuare nelle loro canzoni, è innegabile che i Måneskin abbiano riportato in auge il rock. La loro musica ha lasciato un segno e continuerà a farsi ascoltare a lungo.
“Sono probabilmente le uniche rockstar della loro generazione e quasi certamente la più grande rock band italiana di tutti i tempi”.
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