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Céline Dion è l’unica ad aver cantato dal vivo a Parigi, lo rivela il direttore della cerimonia d’apertura dei Giochi


La performance di Céline Dion ha avuto luogo alla base della Torre Eiffel, dove ha interpretato “L’Hymne à l’amour” di Édith Piaf, regalando al pubblico un momento emozionante e potente. L’esibizione è stata accolta con un caloroso entusiasmo, sottolineando la forza e la determinazione dell’artista nel superare le difficoltà imposte dalla sua condizione di salute.


Céline Dion è stata l’unica artista a insistere per cantare dal vivo: le parole del direttore della cerimonia


Victor Le Masne, il direttore musicale della cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024, ha recentemente condiviso un dettaglio significativo sulla serata inaugurale: Céline Dion è stata l’unica artista a esibirsi senza playback. La celebre cantante canadese ha insistito per cantare dal vivo, vista l’occasione speciale del suo ritorno alle performance pubbliche dopo un lungo periodo di stop causato dalla sindrome della persona rigida, una rara malattia neurologica che le è stata diagnosticata negli ultimi anni.


Una scelta coraggiosa


La decisione di Céline Dion di esibirsi dal vivo è stata una scelta coraggiosa e significativa. Dopo aver annullato tutte le apparizioni musicali successive alla diagnosi della sindrome della persona rigida, inclusa la sua residenza a Las Vegas e le date del Courage World Tour, il ritorno sul palco in occasione delle Olimpiadi ha rappresentato un simbolo di resilienza e passione per la musica.



Durante la cerimonia, Céline Dion ha mostrato una presenza scenica straordinaria e una voce impeccabile, nonostante le sfide che ha dovuto affrontare. La sua interpretazione di “L’Hymne à l’amour” è stata una celebrazione non solo del ritorno alle performance, ma anche della sua lunga carriera e del suo impatto sulla musica mondiale. Con oltre 220 milioni di album venduti in tutto il mondo e numerosi premi e riconoscimenti, Dion rimane una delle artiste più influenti e amate di tutti i tempi.


Foto: LaPresse – LaPresse.