Susana Alimivna Džamaladinova, in arte Jamala, è stata la vincitrice dell’Eurovision Song Contest 2016, permettendo così a Kiev di ospitare il festival l’anno successivo.
La cantante, che aveva trionfato a Stoccolma con il brano “1944”, ha dovuto abbandonare la propria patria, l’Ucraina, nella notte tra il 23 e il 24 febbraio per gli attacchi delle truppe russe, così come milioni di suoi connazionali.
Jamala ha trovato però la forza e il coraggio di testimoniare la sua posizione sul palco del programma di selezione nazionale tedesca “Germany 12 points” con cui la Germania sceglie il proprio partecipante all’Eurovision Song Contest. Ospite speciale della trasmissione, Jamala ha emozionato tutti interpretando proprio quel pezzo che la portò alla vittoria, ma questa volta, sul palco con lei, c’era un’intera nazione.
La cantante ha lanciato un’iniziativa per raccogliere fondi per il suo popolo e in particolare per l’esercito ucraino, che deve fronteggiare l’avanzata delle truppe russe, riuscendo a raccogliere 67 milioni di euro, come lei stessa ha annunciato con un post sui social riproponendo l’emozionante esibizione.
La canzone 1944, che ha emozionato il pubblico dell’Eurovision già nel 2016, a due anni di distanza dall’annessione della Crimea da parte della Russia, parla della deportazione dei tatari dall’Ucraina durante la seconda guerra mondiale; Jamala l’ha cantata per metà in inglese e per metà in tataro di Crimea.
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