Nuove polemiche sull’edizione 2021 del Festival di Sanremo. Le date della kermesse sono state confermate dal 2 al 6 marzo ma c’è ancora molta confusione in merito alla possibilità di far accedere il pubblico in sala.
La scorsa settimana Alberto Intini, il prefetto di Imperia che ha competenza su Sanremo, ha dichiarato che, seguendo le indicazioni del DPCM in vigore fino al 5 marzo, non è possibile prevedere il pubblico fuori o dentro il teatro Ariston. È emersa nuovamente l’ipotesi di spostare le date a maggio. A questo punto Amadeus preferirebbe rimandare il festival al 2022.
Intervistato da il Corriere, il presentatore ha sbottato: “Se lo posticipi a maggio non è Sanremo, ma il Festivalbar. E poi chi ci dice che a maggio avremo lasciato le mascherine e potremo abbracciarci tranquillamente? Se così fosse firmerei subito, ma a maggio probabilmente saremo più o meno nella stessa situazione. Quindi spostarlo per trovarsi con gli stessi problemi non avrebbe senso. Chiarisco una cosa: non vorrei che sembrasse che mi sono intestardito a fare Sanremo a tutti i costi. Lo deve volere la Rai, la discografia e la città di Sanremo. Lo dobbiamo volere tutti: o siamo compatti e lavoriamo per farlo al meglio oppure ci rivediamo nel 2022”.
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