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Bruno Santori: trasformo in chiave jazz i successi di Sanremo

Milano – La voglia di fare jazz si unisce all’esperienza del Festival di Sanremo in “Jazz&Remo il Festival”, il progetto del maestro e direttore d’orchestra Bruno Santori: il disco è frutto della collaborazione con un trio composto dal bassista Fabio Crespiatico, il batterista Stefano Bertoli e la cantante Giulia Pugliese, che nel 2015 ha partecipato a “The voice of Italy”. “Ai 40 anni dal mio primo Festival mi è venuto il desiderio di buttare sul pianoforte un po’ di fogli e di brani, una quarantina, e ho iniziato a jazzarli: mi divertivo, ho iniziato a cambiare le armonie, fare sostituzioni di accordi e ritmiche lasciando però la canzone integra e riconoscibile”.


Un progetto crossover che fa da ponte tra i due generi. “I brani che ho affrontato sono quelli della grande storia come ‘Volare’ e ‘Le mille bolle blu’ ma anche ‘Adesso tu’ di Ramazzotti, ‘E poi’ di Giorgia e ‘Quello che le donne non dicono’. L’intenzione è quella di portare i grandi artisti pop italiani a jazzare con noi, magari anche con ospiti jazzisti italiani e internazionali”.


Il maestro, che è direttore artistico del concerto di Radio Italia Live, da anni “diserta” il Festival di Sanremo. “Lo trovo molto televisivo come spettacolo e molto poco musicale, la musica è totalmente al servizio della televisione. Se qualche anno fa poteva arrivare ultimo Vasco Rossi e diventare quello che è, oggi se non sei primo, secondo o terzo al Festival qualcosa che dovrebbe succedere non succede”.


I giovani grazie alla Rete fanno e ascoltano tutt’altro: il rischio secondo Santori è che la tradizione della musica italiana si perda. “La musica italiana va sostenuta nella sua storia e non va abbandonata: se non ci fosse Radio Italia la situazione sarebbe ancora più difficile. Se non riuscissimo a sostenere la musica italiana tra le nuove generazioni non ha futuro”.