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Jovanotti, la lettera di ringraziamento alla vita a Sanremo


Jovanotti nella quarta serata del festival di Sanremo è stato tante cose: un cantante, un ospite, un poeta, un amico, ma sopratutto uno di noi.


Annunciato come accompagnatore di Morandi per la serata delle cover, ha prima fatto ballare tutto l’Ariston con la sua esibizione euforica, poi a sorpresa è ritornato a calcare il palco accanto ad Amadeus; questa volta come amico di vecchia data.



Il momento ospite per Jovanotti è stata una occasione che ha regalato a tutti un momento molto intenso di commozione ed empatia. Ritornato al centro del palco, con la gioia che lo contraddistinguono, ha raccontato diversi aneddoti sul passato tra lui e Amadeus. Dagli inizi da ragazzi, fino alle congratulazioni al conduttore di Sanremo per i successi ottenuti negli anni.


E se a stemperare le lacrime che stavano per arrivare tra i due, c’è stato un siparietto sulle doti artistiche di Amadeus -fortemente ricalcate da Jovanotti- il ragazzo fortunato è tornato a farci riflettere su questi due anni passati a sopportare le difficoltà del covid.


Voglio salutare gli studenti, sono stati anni tosti, anche per la scuola“, ha ricordato, e subito ha condiviso con tutti cosa in questi anni lo ha aiutato: “in questi due anni mi ha aiutato la poesia. La poesia riempie i vuoti, ti lascia davanti ad un abisso, al cielo. Tu sei lì in mezzo ma riesci a non sentirti solo, ti accorgi che nel tempo, anche il più lungo, la poesia ha parlato di cose che neanche tu sapevi, risponde a domande che neanche tu ti sei fatto. È stata una compagnia importante.


Ed ecco che in un attimo la poesia per qualche minuto ha rubato il posto alla musica, mentre Jovanotti ha letto la poesia Bello Mondo di Mariangela Gualtieri


La poesia “Bello Mondo” recitata da Jovanotti a Sanremo 2022



Io ringraziare desidero il divino
labirinto delle cause e degli effetti
per la diversità delle creature
che popolano questo universo singolare
ringraziare desidero
per l’amore, che ci fa vedere gli altri
come li vede la divinità
per il pane e per il sale
per il mistero della rosa
che prodiga colore e non lo vede
per l’arte dell’amicizia
per l’ultima giornata di Socrate
per il linguaggio, che può simulare la sapienza
io ringraziare desidero
per il coraggio e la felicità degli altri
per la patria sentita nei gelsomini


e per lo splendore del fuoco
che nessun umano può guardare
senza uno stupore antico


e per il mare
che è il più vicino e il più dolce
fra tutti gli Dèi
Io ringraziare desidero
perché sono tornate le lucciole
e per noi
per quando siamo ardenti e leggeri
per quando siamo allegri e grati
per la bellezza delle parole
natura astratta di Dio
per la lettura, la scrittura
che ci fanno esplorare noi stessi e il mondo


per la quiete della casa
per i bambini che sono
nostre divinità domestiche
per l’anima, perché se scende dal suo gradino
la terra muore
per il fatto di avere una sorella
ringraziare desidero per tutti quelli
che sono piccoli, limpidi e liberi
per l’antica arte del teatro, quando
ancora raduna i vivi e li nutre


per l’intelligenza d’amore
per il vino e il suo colore
per l’ozio con la sua attesa di niente
per la bellezza tanto antica e tanto nuova


Io ringraziare desidero per le facce del mondo
che sono varie e alcune sono adorabili
per quando la notte
si dorme abbracciati
per quando siamo attenti e innamorati
per l’attenzione
che è la preghiera spontanea dell’anima
per i nostri maestri immensi
per chi nei secoli ha ragionato in noi
per tutte le biblioteche del mondo
per quello stare bene fra gli altri che leggono


per il bene dell’amicizia
quando si dicono cose stupide e care
per tutti i baci d’amore
per l’amore che rende impavidi
per la contentezza, l’entusiasmo, l’ebrezza
per i morti nostri
che fanno della morte un luogo abitato.


Ringraziare desidero
perché su questa terra esiste la musica
per la mano destra e la mano sinistra
e il loro intimo accordo
per chi è indifferente alla notorietà
per i cani, per i gatti
esseri fraterni carichi di mistero
per i fiori
e la segreta vittoria che celebrano
per il silenzio e i suoi molti doni
per il silenzio che forse è la lezione più grande
per il sole, nostro antenato.


Io ringraziare desidero
per Borges
per Whitman e Francesco d’Assisi
per Hopkins, per Herbert
perché scrissero già questa poesia,
per il fatto che questa poesia è inesauribile
e cambia secondo gli uomini
e non arriverà mai all’ultimo verso.
Ringraziare desidero
per i minuti che precedono il sonno,
per gli intimi doni che non enumero
per il sonno e la morte
quei due tesori occulti.


E infine ringraziare desidero
per la gran potenza d’antico amor
per l’amor che se move il sole e l’altre stelle.
E muove tutto in noi.


Fonte foto: LaPresse