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Sanremo: Nesli ci riprova, strana coppia inedita con Alice Paba

Milano – Un ritorno con tanta voglia di far bene, ma non da solo. Nesli torna al Festival di Sanremo, per la seconda volta, con il brano “Do retta a te” in un duetto inedito con Alice Paba, la vincitrice dell’ultima edizione di The Voice. Un incontro casuale in studio di registrazione ma fulminante. “E quindi ho detto: ti va di provare a registrare il ritornello? Lei ha provato, ci si è trovata subito, anche se era complicato, e da lì abbiamo pensato che era bello il sodalizio, era bello sentire le due voci che non centravano assolutamente nulla insieme”.


Le voci, anche se molto diverse, si fondono bene creando un’armonia insolita. Ciò che li accomuna è che cantano quello che sono e vogliono portare sul palco dell’Ariston una canzone vera. “E’ comunque la mia prima opportunità grandiosa e dentro di me so che la sto affrontando nel modo giusto, perchè il pezzo è giusto. Nel senso che non mi sono dovuta sforzare per cantarlo e farlo migliore, è una cosa che è uscita naturale e sento che andrà bene a prescindere perchè senti che mi è sempre appartenuta”.


Un brano pop, dalle sonorità tipicamente sanremesi. “Sicuramente ha un testo molto profondo, è una ballata rock, è una produzione power all’americana, con un ritornello sanremese, e questo per me è motivo d’orgoglio perchè l’ho pensato per Sanremo. La canzone nasce da un elemento poetico forte che si sviluppa per diventare canzone.


Questa strana coppia per la serata del giovedì, dedicata alle cover, ha scelto “Ma il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano, una sfida difficile di cui sono consapevoli.


“Già è difficile scegliere la cover da soli, in due è ancora più difficile perché bisogna valorizzare entrambi, in questo caso era ancora più difficile perché siamo simili ma tanto tanto diversi. Rino Gaetano mette d’accordo tutti e due per background e perché dà a entrambi la possibilità di fare quello che sappiamo fare, sia con la profondità del testo per me dando valore alle parole, sia per la parte melodica della canzone. Quindi la versione punk rock nervosa serve per rappresentare bene noi stessi. La nostra parte malata… Esprime l’opposto di quello che esprime ‘Do retta a te’, e quindi riusciamo a presentarci sotto altre luci. La cantiamo all’unisono tutta sparata ma è così che va fatta”.


Una previsione sul vincitore di Sanremo. “A noi piacerebbe tantissimo. Lo diciamo senza ipocrisia, detto questo possiamo accettare prima di noi solo Al Bano”.