È il 30 dicembre del 1991 quando viene lanciata la quarta traccia del quattordicesimo album in studio dei Genesis, intitolato “We Can’t Dance” e pubblicato nel corso del 1991. Il brano, che è il secondo singolo estratto da questo album dopo “No Son of Mine“, è stato scritto da Phil Collins (per ciò che riguarda il testo), mentre la musica è opera del lavoro di tutta la band.
Il riff da cui è nato il brano, nasce in realtà da uno spot televisivo della Levi Strauss & Co., tant’è che il titolo provvisorio del brano, era “Blue Jeans” ispirato da “Should I Stay or Should I Go” dei Clash.
Il brano, lì per lì frutto di una improvvisazione, venne preso come uno scherzo, come un qualcosa che non avrebbe avuto futuro, distante com’era dai canoni musicali della band per via di quel blues presente nella canzone. Confermerà tutto Tony Banks:
“Era uno di quei pezzi che pensavi non sarebbe andato da nessuna parte. Sembrava divertente, ma non era davvero speciale”.
Finì che lo stesso Banks aggiunse gli effetti sonori della tastiera e la band decise di andare avanti. “I Can’t Dance” poteva essere tante cose: un cambio di direzione musicale, un esperimento o un puro esercizio di pratica. Divenne invece un brano dell’album e – come spesso capita – ciò su cui non avresti puntato, diventa un grande successo commerciale. Così è stato.
Immagine di copertina: videoclip YouTube