“Nobody’s Wife” è il secondo singolo tratto dall’album di debutto dall’allora ventiduenne cantautrice olandese Anouk, al secolo “Anouk Teeuwe“. La canzone viene lanciata a settembre del 1997, ma è nel 1998 a dare i suoi frutti in tutta Europa scalando le vette musicali di molti dei paesi del vecchio continente. Ispirata da Alanis Morissette, la ballata è stata apprezzata tanto dal pubblico quanto dalla critica.
Al centro della canzone, le relazioni interpersonali, soprattutto quella con l’ex fidanzato. Fiera di com’è – e onesta nell’ammetterlo – la cantante che non chiede in realtà scusa (e non si parla neppure di perdono) ma anzi racconta il suo travagliato rapporto (ammettendo l’infedeltà di lei) con il suo ex fidanzato. Alla fine dirà che non sarebbe comunque mai cambiata e – ancor più importante – che non sarebbe mai stata la moglie di nessuno.
A onor del vero la sua vita privata, alla fine racconterà un’altra storia. Anouk diventerà moglie di qualcuno per ben due volte. Prima del suo manager Edwin Jansen, poi del cantante Remon Stotjin, da cui avrà tre figli: per la precisione, avrà tre dei suoi sei figli. Non male per la cantante di “Nobody’s Wife” che non hai mai smesso di cantare, pubblicare album e di vincere premi. Anche se – va detto – non raggiungerà mai più la popolarità ottenuta grazie a “Nobody’s Wife“.
Immagine di copertina tratta dal video.