Tratta dall’ottavo album in studio di Michael Jackson, “Heal the World” esce il 23 novembre del 1992 e sarà il quinto singolo estratto del formidabile album “Dangerous” uscito nel 1991.
Singolo scritto e composto da Michael Jackson, il brano rappresenta (per ammissione dello stesso cantante) la canzone di cui Michael Jackson si è sentito più orgoglioso, tant’è che da questo singolo nasce la “Heal the World Foundation“, organizzazione di beneficenza creata di proposito per migliorare sensibilmente la vita dei bambini. Il brano – che è stato usato oltretutto il 7 luglio del 2009 durante la funzione commemorativa del cantante presso lo Staples Center di Los Angeles – è anche un inno (donato da Jackson) del James Bulger Red Balloon Center, scuola a sostegno dei bambini vittime di bullismo che porta il nome del povero James Bulger, compianto bambino che il 12 febbraio del 1993 venne rapito e ucciso a Liverpool da due bambini di soli dieci anni.
In merito alla canzone, emblematiche furono le parole usate da Chris Lacy di Albumism, che ha descritto “Heal the World” come “un inno meravigliosamente sottostimato i cui testi richiedono un miglioramento universale“.
Una canzone emblematica, potente che però non arrivò a diventare la numero uno: del resto, in quel 1992, c’era una canzone difficile da superare. Quella canzone era “I Will Always Love You” di Whitney Houston.
“Heal the World” – emblematica l’interpretazione di Michael Jackson durante il Super Bowl del 1993 – verrà ricordata per essere una delle canzoni più intense di Michael Jackson, una delle più profonde e quella che – insieme a “We are the World” – porta l’uomo a migliorarsi per andare incontro ad un fondamentale messaggio di pace e speranza.
Immagine di copertina: LaPresse