“The Wall” compie quarant’anni. Il capolavoro dei Pink Floyd è uscito il 30 novembre del 1979. Concepito come un’opera che includesse anche uno spettacolo dal vivo e un film – scritto da Roger Waters e diretto dal regista Alan Parker – il disco ebbe un ruolo fondamentale nella storia del rock.
A differenza di quanto si potrebbe pensare, il muro protagonista dell’opera non è quello di Berlino, bensì è una metafora della solitudine e delle barriere che, nell’era postmoderna, si creano tra le persone. Se il precedente “Animals”, uscito nel 1977, può essere considerato come la trasposizione musicale del romanzo di George Orwell “Fattoria degli Animali”, “The Wall” può essere associato all’altrettanto celebre “1984”.
Nonostante la complessità dell’opera, il disco fu un vero successo, sia per gli incassi che per i riconoscimenti da parte della critica. Con 30 milioni di copie vendute, “The Wall” è ad oggi è uno degli album doppi più di successo di sempre. Solo in America è stato certificato 23 volte disco di platino dalla RIAA ed è tutt’ora al 87º posto nella lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone.
Tra le tracce più note dell’album c’è sicuramente “Another Brick in the Wall (Part 2)”, che è anche stato l’unico singolo dei Pink Floyd a raggiungere la posizione numero uno delle classifiche di vendita.