I Queen e David Bowie. E’ il 26 ottobre del 1981 quando esce “Under Pressure“, brano che verrà poi pubblicato il 21 maggio del 1982, all’interno del decimo album in studio della band, ovvero “Hot Space“.
Dopo una serie di tentativi tra i Queen e David Bowie, che – artisticamente parlando – non avevano soddisfatto i protagonisti di questa storia della musica, Freddie Mercury e David Bowie decidono di lavorare a un brano del tutto nuovo ma che partiva da “Feel Like“, brano scritto da Roger Taylor, ma – ai tempi – ancora acerbo.
“Under Pressure” è il frutto di una jam session, ed è questo il motivo per cui tutti e cinque i musicisti risultano accreditati come autori del brano.
Nel videoclip della canzone non ci sono i Queen e non c’è neppure David Bowie. Il problema essenziale fu la fretta per produrre un video per il lancio (sempre più imminente) del singolo. Niente volti, dunque, ma altre scene: esplosioni, treni pieni di gente e scene di film. Perché? Perché “Under Pressure” esalta due temi: da un lato c’è la critica – se vogliamo – a questa nuova mentalità, quella di una società sempre sotto pressione in virtù di più consumi, più profitto. D’altro canto invece, si evince che c’è dell’altro: c’è anche la spensieratezza, la voglia di godersi la vita e la voglia di divertirsi.
David Bowie scelse di non eseguire mai il brano dal vivo, almeno fino al 1992: la scelta restò tale per ben 11 anni, dunque. La eseguì live precisamente il 20 aprile del 1992 durante il “Freddie Mercury Tribute Concert“. Insieme a lui, cantò una straordinaria Annie Lennox. Da quel momento in poi, Bowie canterà sempre dal vivo “Under Pressure”, dedicandola all’amico e collega scomparso il 24 novembre del 1991.
Immagine di copertina: LaPresse