Raggiungere la popolarità quando si ha soli 14 anni non è facile. Lo sanno bene le ragazze di “Non è la Rai”, che nei primissimi anni novanta si sono trovate ad avere un successo enorme ma anche a gestire situazioni non certo piacevoli.
Lo spiegano bene Eleonora Cecere e Angela Di Cosimo che, in un lungo articolo per il Corriere della Sera, hanno spiegato gli aspetti più divertenti del programma, ma anche i più inquietanti. Hanno riso sul fatto che, anni dopo, ad un mercato locale hanno ritrovato una bancarella con tutti i vestiti che ai tempi loro avevano regalato alle loro amiche. Oppure hanno svelato cosa hanno acquistato con il loro primo stipendio:
“Una mattina al mercato di Tor San Lorenzo vedo un banchetto con i vestiti Phard, sopra un grande cartello: ‘I vestiti delle ragazze di non è la Rai’, lì mi sono sentita importante. Col primo stipendio sono andata da Bacillario a via del Corso a farmi fare un chiodo su misura”.
Non sono mancati momenti decisamente meno leggeri. Eleonora e Angela hanno raccontato di aver ricevuto alcune bamboline voodoo, con tanto di spilli e cappi al collo, corredate dal biglietto “questa sei tu”, oppure di aver ricevuto un cd con la voce registrata di un uomo che diceva: “Eleonora, ti farò molto male”.
A questo si aggiungevano minacce di morte, foto, lettere e volgarità di ogni tipo. “Solo a casa mi sentivo al sicuro”, ha spiegato Angela. Che continua:
“Un pomeriggio citofona una tizia che mi chiede di scendere. Io scendo, e lei dice che vuole menarmi, motivo: il fidanzato l’ha lasciata per colpa mia, si è innamorato di me dalla televisione. La verità è che tutti sapevano l’indirizzo di casa nostra, chiunque poteva venire e farci del male”.