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Mara Venier lascia “Domenica In” e fa il nome di un possibile nuovo conduttore


Durante la conferenza stampa per la presentazione della nuova edizione di Domenica In Mara Venier, una delle conduttrici più amate della TV italiana, ha annunciato che lascerà il programma dopo 30 anni di conduzione.


Questa volta non ci saranno ripensamenti”, racconta Mara Venier, “sono fermamente convinta ed è giusto così. Me lo ha insegnato Renzo Arbore, se sono qui lo devo a lui: è meglio lasciare quando stai in alto, non quando cadi”.


Perché Mara Venier lascerà Domenica In


“Domenica In mi ha dato tantissimo, l’affetto del pubblico, che mi è stato vicino anche quando non ero in onda, e mi ha tolto tanto. Voglio dedicarmi alle persone che amo: a mio marito, anche se qualcuno dice che ci siamo separando, ai miei figli e ai nipoti. La vita ti mette davanti a prove incredibili e quindi finché posso voglio godermi le persone più vicine”. Racconta Venier.


A queste parole seguono quelle rilasciate durante l’intervista a Gente, in edicola in formato integrale il 15 settembre, dove aggiunge: “Dopo la morte di mio genero Pier, a giugno, in chiusura della scorsa edizione di Domenica In ho seriamente pensato di mollare tutto, la vita a volte di assesta delle batoste che ti obbligano a riflettere. Poi, a Santo Domingo, ho ritrovato me stessa e ho capito che la pensione, per quest’anno, può aspettare.


Chi condurrà Domenica In?


Un posto difficile da ricoprire dopo così tanti anni di esperienza e connessione con il pubblico, Mara Venier però fa un nome durante l’intervista a Gente: “Deciderà la Rai, non voglio fare nomi. Se ne faccio uno, ne scontento dieci. Tra i tanti nomi di donne dico però che Domenica In è nata con Corrado e per tanti anni è stata condotta da Pippo Baudo. Alberto Matano? Sì, potrebbe essere la persona giusta per la domenica di Raiuno”.


Intanto è tutto pronto per la messa in onda di quest’ultima edizione di Domenica In condotta da Mara Venier, la prima puntata uscirà domenica 17 settembre alle 14 su Rai1.


Foto: LaPresse.